Quando il confine tra moda e intrattenimento si fa sempre più sottile, Fendi sceglie di attraversarlo con eleganza. In occasione della nuova stagione di Emily in Paris, la maison romana firma una capsule collection che non si limita al product placement, ma costruisce un vero racconto visivo e culturale, dove lusso e serialità si incontrano.
La collezione ruota attorno a tre modelli simbolo del brand: Baguette e Peekaboo, rilette attraverso un tessuto dall’effetto arazzo e impreziosite da un motivo grafico che fonde il celebre logo FF con un gioco di pois dal sapore rétro. Il risultato è una palette sofisticata ma vivace, capace di evocare tanto l’ironia parigina quanto la monumentalità romana.
Non è un caso che la nuova stagione della serie porti la protagonista a muoversi tra Parigi e Roma. In questo scenario, Fendi diventa parte integrante della narrazione: non solo accessorio di stile, ma simbolo di un passaggio, di una maturazione estetica e personale del personaggio. La Baguette, in particolare, torna a essere manifesto di femminilità urbana e di lusso vissuto, non ostentato.
Questa capsule parla soprattutto al nuovo pubblico del lusso: globale, giovane, digitale, cresciuto tra streaming e social media. Un pubblico che non cerca soltanto l’oggetto, ma la storia che quell’oggetto è in grado di raccontare. Fendi intercetta questa sensibilità senza snaturare il proprio DNA, dimostrando come una maison storica possa dialogare con la cultura pop mantenendo autorevolezza e coerenza.
Disponibile in selezionate boutique e online, la collezione si inserisce in una strategia più ampia che vede il fashion system sempre più vicino alle dinamiche dell’audiovisivo. Ma qui non si tratta solo di visibilità: è una riflessione su come il lusso oggi passi anche dallo schermo, diventando parte dell’immaginario collettivo.


