Nel corso del recente Capital Markets Day, Ferrari ha presentato il nuovo piano strategico che punta a trasformare il marchio da icona delle supercar a protagonista del lifestyle di lusso, con l’obiettivo di raggiungere ricavi netti per circa 9 miliardi di euro entro il 2030.
Secondo il documento strategico, la crescita prevista si basa su un tasso annuo composto (CAGR) di circa il 5 %, alimentato essenzialmente dalle vendite di Sports Cars e dalle attività collegate alle vetture, ma con un contributo crescente da personalizzazioni, corse e iniziative lifestyle.
Per il 2030, Ferrari si propone un EBIT rettificato di almeno 2,75 miliardi di euro, con un margine minimo del 30 %, grazie alla capacità di presidiare segmenti premium ed edizioni speciali.
Sempre entro quell’anno, l’EBITDA rettificato dovrà attestarsi su almeno 3,6 miliardi, con un margine del 40 %.
Questa redditività ambiziosa dovrebbe alimentare una robusta generazione di free cash flow industriale, stimata in circa 8 miliardi nel periodo 2026–2030, bilanciata da investimenti cumulati per circa 4,7 miliardi.
Ferrari intende rafforzare la remunerazione degli azionisti proponendo un dividend payout al 40 % dell’utile netto rettificato a partire dall’esercizio 2025. Si prevede un dividendo cumulato nel quadriennio 2027–2031 pari a circa 3,5 miliardi di euro.
Parallelamente, il piano include un programma di buyback per circa 3,5 miliardi, da avviare nel 2026 e da eseguire fino al termine del piano strategico.
Ferrari conferma che l’offerta 2030 sarà articolata in 40 % modelli ICE (motore termico), 40 % ibridi e 20 % elettrici, con una strategia di neutralità tecnologica che continua a valorizzare le competenze interne in tutti i tipi di architettura propulsiva.
Tra le iniziative previste vi è il lancio della prima Ferrari elettrica, denominata Elettrica, il cui telaio con sistema batteria e motori è stato mostrato al Capital Markets Day.
L’azienda pianifica inoltre di sviluppare internamente componenti essenziali (batterie, inverter, e‑axles) nel nuovo edificio “e‑building” a Maranello.
Nel versante del lifestyle, Ferrari intende potenziare l’esperienza del brand attraverso goods di lusso, oggetti da collezione e nuove esperienze per clienti e fan. Previsti nuovi flagship store a Londra e New York entro il 2026, e centri “Tailor Made” a Tokyo e Los Angeles entro il 2027.
Nonostante le ambizioni, la reazione della Borsa è stata negativa: le azioni Ferrari ieri sono andate giù di oltre il 11–14 % in seguito all’annuncio del piano.
Inoltre, alcuni analisti hanno espresso perplessità riguardo la sostenibilità di margini così elevati e la capacità di compensare i costi dell’elettrificazione con incrementi di ricavo sufficienti.


