Dal 31 maggio fino al 14 settembre prossimo la biblioteca Civica di Como ospita una
mostra personale dedicata al mondo intimo di Ugo Bernasconi, curata da Elena Di Raddo
e realizzata a partire da un rilevante nucleo di opere dell’autore e di altri artisti
recentemente donata dell’erede.
La mostra occupa le sale dedicate alle esposizioni temporanee al primo piano e lo spazio
Campo quadro, approfondendo le varie tematiche affrontate dall’artista nel corso della sua
vita, ponendo l’accento sulla sua progressiva formazione e maturazione. La prima fase è
quella dei paesaggi, dalla fase divisionista alla pittura monocroma, realizzata in seguito
alla permanenza a Parigi presso lo studio del maestro Eugène Carrière; la seconda fase è
quella dei numerosi viaggi anche oltre il confine nazionale, di cui sono esposti alcuni
bozzetti preparatori inediti realizzati su tavolette lignee. Una fase ancora successiva è
quella della ritrattistica femminile, in gran parte presentata in importanti esposizioni quali la
Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma. Ultima fase è quella dedicata agli affetti
familiari, dove sono protagonisti la moglie e i figli, soggetto prediletto da Ugo Bernasconi a
partire dal trasferimento a Cantù nel 1918.
All’esterno delle sale sono presenti alcune nature morte, nello spazio Campo Quadro sono
presenti un autoritratto dell’artista e un dipinto che campeggia e si intitola “La figliolanza”,
opera emblema dell’affetto familiare che lo ha sempre circondato. Sono circa una
cinquantina le opere esposte, che includono dipinti di artisti, amici e conoscenti di
Bernasconi, tra cui Tullio Garbari, Piero Marussig e Vittore Grubicy de Dragon.
Bernasconi predilige alla pittura dal vero o alla mera copia, la meditata rielaborazione
poetica del ricordo. Scrive nel volume “Pensieri ai pittori” del 1924 “ Non dovete dipingere
ciò che vi sta davanti, ma ciò che vi sta dentro […] Non la mano, ma il gesto; non la bocca,
ma il sorriso, non gli occhi ma lo sguardo. Arrivare anche alla esattezza anatomica, ma per
altra via che non l’anatomia”. Ugo Bernasconi nacque a Buenos Aires il 21 maggio 1874
ed è stato pittore, scrittore, traduttore e aforista italiano, noto anche per alcuni suoi
pensieri sull’arte.
La mostra, sponsorizzata da Villa Erba Spa, fa parte del filone delle iniziative proposte
dalla Pinacoteca “L’arte del dono”, con l’obiettivo di valorizzare le donazioni che, nel corso
degli anni, hanno permesso l’arricchimento delle collezioni museali, limitando, così, la
dispersione del patrimonio identitario della Città di Como.
