Franco Moschini, figura di spicco del design italiano, si è spento all’età di 91 anni nella sua Tolentino, nella notte del 14 luglio. Nato a Macerata il 10 giugno 1934, Moschini è stato per mezzo secolo il volto e la guida di Poltrona Frau, contribuendo in modo decisivo al posizionamento internazionale del marchio.
Luca Cordero di Montezemolo – tra gli azionisti del fondo Charme Investments, che nel 2014 cedette a Haworth Lifestyle la quota di maggioranza della storica azienda insieme a Moschini – ha ricordato come quest’ultimo abbia rappresentato “una figura chiave nella costruzione di un’eccellenza imprenditoriale riconosciuta nel mondo”.
Il legame tra Moschini e Poltrona Frau prende forma negli anni Sessanta, quando l’azienda torinese attraversava una fase critica. Incaricato di analizzarne lo stato, Moschini ne colse immediatamente il potenziale e ne suggerì l’acquisizione alla Conceria del Chienti, storica realtà di Tolentino. Era il 1963: la produzione venne trasferita nelle Marche e iniziò così il nuovo corso dell’azienda, con Moschini coinvolto direttamente nella proprietà.
Nel 1990, a seguito della scissione del gruppo Nazareno Gabrielli, le varie divisioni vennero affidate ai membri della famiglia. A Moschini fu assegnata la guida di Poltrona Frau, che sotto la sua direzione intraprese una fase di grande espansione e affermazione internazionale. Rimase presidente fino al 2016.
Nel nuovo millennio fondò la Moschini Spa e rilevò lo storico marchio Gebrüder Thonet Vienna, continuando a puntare sul settore dell’arredamento di fascia alta. La sua visione imprenditoriale gli valse numerosi riconoscimenti, tra cui il titolo di Cavaliere del Lavoro nel 2001, il Premio Leonardo Qualità Italia e il Compasso d’Oro alla Carriera.
Negli ultimi anni, Moschini ha sostenuto importanti progetti culturali e urbanistici nella sua città, tra cui il restauro del Politeama di Tolentino e la riconversione dell’ex opificio Nazareno Gabrielli in una struttura ricettiva di alto profilo.


