Il Consiglio di amministrazione del Consorzio Vino Toscana ha rinnovato la fiducia a Cesare Cecchi, confermandolo per il terzo mandato consecutivo alla presidenza dell’organizzazione. La decisione è stata presa durante la prima seduta del nuovo CdA, svoltasi il 10 giugno presso la nuova sede di Barberino Tavernelle, in provincia di Firenze, inaugurata in concomitanza con l’assemblea del 23 maggio scorso.
La nuova governance per il triennio 2024-2027
Insieme alla riconferma di Cecchi, il Consiglio ha designato due vicepresidenti: Davide Ancillotti, rappresentante della cooperativa Chiantigiane, e Lamberto Frescobaldi dell’omonima storica azienda vinicola.
Il presidente ha espresso gratitudine per la rinnovata fiducia: “Accolgo questa riconferma con onore ed emozione. Desidero ringraziare tutti i membri del Consiglio per il sostegno costante che mi hanno garantito fin dall’avvio di questo progetto innovativo”.
Una crescita straordinaria dal 2019
Il percorso di trasformazione ha preso avvio nel 2019, quando i produttori del Vino Toscana IGT decisero unanimemente di convertire l’Ente Tutela Vini di Toscana nell’attuale Consorzio. I risultati ottenuti sono stati notevoli: l’adesione è passata dai 70 soci iniziali agli attuali 404, registrando un incremento del 577,14%.
Questo sviluppo ha posizionato la denominazione Toscana IGT al primo posto nella regione per volumi di imbottigliamento, con una quota di mercato del 36,27%. Un traguardo significativo è stato raggiunto il 21 agosto 2023 con l’ottenimento del riconoscimento ufficiale da parte del Ministero dell’Agricoltura.
Strategie e obiettivi futuri
Il Consorzio ha delineato un piano strategico incentrato su diversi pilastri fondamentali. L’ampliamento della base associativa rimane prioritario, così come la valorizzazione della denominazione attraverso la recente modifica del disciplinare di produzione.
“Il nostro impegno continuerà a focalizzarsi sull’inclusione di nuovi produttori”, ha dichiarato Cecchi. “Incrementare il valore del prodotto significa anche costruire un tessuto sociale solido e prendersi cura del territorio. Data l’estensione regionale della denominazione IGT Toscana, questo aspetto assume particolare rilevanza”.
Tutela internazionale del marchio
La protezione della denominazione rappresenta un’altra priorità strategica, sia nel mercato domestico che in quello internazionale. Il Consorzio sta implementando un sistema di vigilanza sulla produzione e commercializzazione, supportato da azioni legali e registrazioni nei Paesi extra-UE che non hanno ancora stipulato accordi di riconoscimento con l’Unione Europea.
Gli Stati Uniti sono stati identificati come mercato prioritario per questa strategia di protezione del nome geografico “Toscana”.
Performance economiche e mercati di riferimento
Il settore genera un fatturato medio annuo superiore ai 495 milioni di euro. La distribuzione geografica vede il 31% delle bottiglie (circa 27,5 milioni di unità) destinate al mercato nazionale, mentre il 69% è orientato verso l’export.
L’Europa mantiene la leadership tra i mercati di destinazione con il 46% delle esportazioni, seguita dagli Stati Uniti (33%) e dall’Asia (6%). Le altre destinazioni globali rappresentano complessivamente il 15% del totale.
Nell’ultimo decennio, le esportazioni hanno registrato una crescita del 126%, testimoniando la solidità e il potenziale di sviluppo di questa identità territoriale in continua espansione.
Innovazioni e sviluppi futuri
Per il nuovo triennio, il Consorzio prevede l’introduzione di nuove categorie produttive, inclusi “Vino spumante” e “Vino spumante di qualità”. Inoltre, saranno implementati programmi di confronto e formazione per rafforzare il rapporto con i produttori associati.
“Questo mandato”, ha concluso il presidente, “dovrà consolidare i risultati ottenuti affrontando le sfide future del settore, che riguardano il consolidamento dei mercati esistenti e lo sviluppo di nuove opportunità per i nostri produttori”.