Massimo Zanetti Beverage Group guarda al 2025 con l’obiettivo di raggiungere un fatturato di 1,2 miliardi di euro, un margine operativo lordo (ebitda) di 77 milioni e un risultato netto in equilibrio, mantenendo stabile il livello di indebitamento. Si tratta di un’evoluzione positiva rispetto al 2024, anno in cui il fatturato ha superato il miliardo, l’ebitda ha toccato quota 62 milioni e si è registrata una perdita attribuita a spese straordinarie per la ristrutturazione, come indicato in una comunicazione ufficiale.
A dodici mesi dall’ingresso del fondo QuattroR nel capitale, il gruppo ha avviato una profonda riorganizzazione, ponendo le basi per una nuova fase di sviluppo. “Abbiamo ripensato il nostro modello, riportato coerenza nell’identità del marchio e dato slancio a una nuova strategia di crescita”, afferma Pierluigi Tosato, amministratore delegato del gruppo noto a livello internazionale nel settore del caffè, che include tra i suoi brand principali Segafredo.
I primi quattro mesi del 2025 mostrano segnali incoraggianti: i ricavi sono aumentati del 18%, l’ebitda ha superato le previsioni del 20% e l’indebitamento netto si è assestato intorno ai 350 milioni di euro.
Guardando oltre, il piano strategico 2026-2028 prevede una crescita media annua dei ricavi compresa tra l’8% e il 10%, con un’espansione dell’ebitda superiore al 15% su base annua, accompagnata da una progressiva creazione di valore per l’intero gruppo.
Al centro della strategia c’è il marchio Segafredo, che ambisce a diventare il punto di riferimento globale per l’espresso, mantenendo le sue radici nella tradizione italiana ma rivolgendosi a un pubblico internazionale. Il nuovo posizionamento mira a rafforzare l’identità del brand nei mercati retail e Horeca, creando esperienze coerenti e distintive su scala mondiale.