La Fédération de la Haute Couture et de la Mode ha diffuso la bozza del calendario delle sfilate maschili, in programma dal 24 al 29 giugno a Parigi. Nella capitale francese, dove lo stile regna sovrano, cresce l’attesa per un debutto destinato a segnare la stagione: quello di Jonathan Anderson al timone creativo di Dior Men.
Tra le circa 40 sfilate previste, l’attenzione è tutta per l’esordio del designer nordirlandese, arrivato a poco più di un mese dalla sua nomina ufficiale. Secondo indiscrezioni, però, Anderson era già al lavoro sulla collezione da tempo, mentre Kim Jones – suo predecessore – ha salutato il marchio con una collezione autunno/inverno 2025 accolta calorosamente da stampa e addetti ai lavori. Resta aperta la domanda su un eventuale incarico anche per la linea femminile di Dior, oggi nelle mani di Maria Grazia Chiuri: il gruppo LVMH, guidato da Bernard Arnault, non ha ancora fatto chiarezza sul futuro della stilista italiana.
Il debutto di Anderson è previsto per il 27 giugno e rappresenta una tappa fondamentale nella sua carriera. Per prepararsi, lo stilista ha momentaneamente sospeso le sue attività con Loewe e JW Anderson, lasciando spazio a un cambio di direzione anche nella maison spagnola. Il gruppo ha infatti annunciato l’arrivo di Jack McCollough e Lazaro Hernandez – fondatori di Proenza Schouler – alla guida creativa di Loewe. Tuttavia, il loro primo lavoro per il marchio sarà svelato solo in occasione delle sfilate femminili.
Tornando alla moda uomo, il calendario parigino segna anche il ritorno di due grandi nomi: Dries Van Noten, che presenterà la sua seconda collezione con Julian Klausner come direttore creativo, e Saint Laurent. I grandi protagonisti non mancheranno: da Louis Vuitton, che chiuderà la giornata inaugurale, a Rick Owens, Yohji Yamamoto e Hermès. Accanto a loro, cresce l’interesse per marchi come Wales Bonner, Ami – Alexandre Mattiussi, KidSuper e Willy Chavarria. Quest’ultimo, dopo il debutto parigino dello scorso gennaio – in precedenza sfilava a New York – tornerà nella Ville Lumière per celebrare i dieci anni del suo brand, nato nel 2015. A chiudere la settimana sarà invece Jacquemus, ormai pienamente reintegrato nel calendario ufficiale.
Non mancano però le assenze rilevanti. Tra queste spicca Paul Smith, che per questa stagione ha scelto Milano come vetrina, in un contesto che sembra perdere centralità a causa di defezioni crescenti e del progressivo spostamento di diversi show a settembre, nel formato co-ed.