Il progetto espositivo è stato ideato dallo studio AMO/OMA, fondato da Rem Koolhaas, e trova sede nella storica cornice veneziana di Ca’ Corner della Regina. Intitolata Diagrams, l’esposizione esplora la comunicazione visiva dei dati come un potente strumento in grado di costruire significati, generare comprensione o, al contrario, manipolare l’informazione. Si propone inoltre come mezzo pervasivo di analisi, comprensione e trasformazione del mondo.
L’obiettivo è stimolare il dialogo e la riflessione speculativa sul rapporto tra intelligenza umana, fenomeni scientifici e culturali, e i processi di creazione e diffusione della conoscenza. Il percorso si snoda tra il piano terra e il primo piano del settecentesco Palazzo Ca’ Corner della Regina, presentando oltre 300 oggetti: documenti rari, pubblicazioni, immagini digitali e video che coprono un arco temporale dal Duecento a oggi e che provengono da contesti culturali e geografici differenti. Il materiale è organizzato tematicamente, seguendo le urgenze del mondo contemporaneo, e testimonia la natura trasversale e diacronica del diagramma.
La mostra nasce da una ricerca approfondita promossa dalla Fondazione Prada, in collaborazione con Rem Koolhaas e Giulio Margheri, architetto associato di OMA, con il supporto scientifico di Sietske Fransen, responsabile del Max Planck Research Group presso la Biblioteca Hertziana, Max Planck Institute for Art History.
Come afferma Rem Koolhaas:
«Dal mio punto di vista, il diagramma è uno strumento che esiste da sempre. Nelle prime fasi della nostra ricerca, abbiamo rinvenuto diagrammi tridimensionali risalenti al 40 a.C., realizzati in Sudafrica, e mappe della costa della Groenlandia intagliate sull’isola di Ammassalik. Questi reperti dimostrano la resilienza del diagramma, capace di adattarsi ai media del proprio tempo. Indipendentemente dal mezzo, il diagramma svolge funzioni didattiche e persuasive. È una forma di comunicazione universale, applicabile a ogni ambito dell’esperienza umana – dalla moda alla religione, fino alla storia delle disuguaglianze sociali. Ne apprezzo profondamente l’interdisciplinarità e l’autonomia dal linguaggio verbale, qualità che lo rendono uno degli strumenti di rappresentazione più efficaci.»
Il diagramma è dunque uno strumento visivo per rappresentare informazioni, favorendo riflessione, comunicazione e documentazione. Spesso percepito come una rappresentazione neutra e oggettiva, in realtà può influenzare il pensiero collettivo, plasmare la realtà e, in certi casi, veicolare interpretazioni distorte o essere utilizzato come strumento di propaganda e conflitto politico.
Il percorso espositivo, costruito secondo la logica delle “urgenze contemporanee”, si articola in nove nuclei tematici principali: ambiente costruito, salute, disuguaglianza, migrazione, ambiente naturale, risorse, guerra, verità e valore. Ciascun tema è presentato all’interno di vetrine disposte lungo la sala centrale, mentre specifici approfondimenti vengono proposti in sale laterali, attraverso l’analisi di casi studio o il lavoro di autori selezionati.
L’intero progetto è introdotto da un display realizzato da AMO/OMA, concepito come un vero e proprio diagramma della mostra stessa: un “metadiagramma” che rivela con trasparenza e rigore metodologico le dinamiche di ricerca ed esposizione che sostengono l’intera narrazione curatoriale.