Eleonora Giorgi si è spenta all’età di 71 anni, dopo una lunga battaglia contro un tumore al pancreas, giunto in fase avanzata con metastasi al cervello. Sin dall’inizio della malattia, ha scelto di condividere la sua esperienza con il pubblico, lanciando un messaggio di speranza e invitando a vivere con pienezza, senza lasciarsi sopraffare da ansie e frustrazioni.
Negli ultimi giorni, l’attrice era ricoverata in una clinica romana, dove riceveva cure palliative. Lei stessa aveva raccontato come le sue condizioni si fossero aggravate al punto da impedirle anche i movimenti più semplici.
L’amore della famiglia fino all’ultimo
“Eleonora si è spenta serenamente, circondata dall’affetto dei suoi figli e dei suoi cari”, ha comunicato la famiglia. Accanto a lei, fino alla fine, c’erano i figli Andrea e Paolo, l’ex marito Massimo Ciavarro e il nipotino Gabriele, per il quale provava un amore immenso. La nuora, Clizia Incorvaia, era diventata per lei una presenza preziosa, affettuosamente soprannominata “nuvola rosa”.
Fino all’ultimo, Eleonora ha affrontato la malattia con coraggio e determinazione. “Non so quanto tempo mi resti, ma voglio vivere ogni giorno fino in fondo”, aveva dichiarato in un’intervista.
Una carriera tra cinema, televisione e teatro
Nata da padre inglese e madre ungherese, Eleonora Giorgi ha sempre incarnato un mix di disciplina e passione, elementi che hanno caratterizzato il suo percorso artistico. Il suo debutto sul grande schermo risale al 1973, con il film Storia di una monaca di clausura di Tonino Cervi. Con il suo fascino naturale e il talento versatile, ha saputo imporsi rapidamente come uno dei volti più riconoscibili del cinema italiano degli anni ’70 e ’80.
Dopo un periodo difficile segnato da eventi dolorosi, ha trovato la forza di rinascere grazie al cinema, lavorando con registi del calibro di Alberto Lattuada, Giuliano Montaldo, Damiano Damiani, Dario Argento e Liliana Cavani. Oltre ai ruoli drammatici, ha dimostrato una spiccata attitudine per la commedia, collaborando con artisti come Adriano Celentano (Mani di velluto), Renato Pozzetto (Mia moglie è una strega) e Carlo Verdone, che la volle come protagonista in Borotalco (1982), film che le valse il David di Donatello.
Negli anni successivi, la sua carriera si è spostata sempre più verso la televisione, con ruoli in fiction di successo come I Cesaroni, Lo zio d’America e Morte di una strega. Nel 2003 ha esordito alla regia con Uomini & donne, amori & bugie, seguito nel 2009 da L’ultima estate. Ha poi calcato le scene teatrali con diverse commedie e, nel 2018, ha partecipato come concorrente a Ballando con le stelle.
Un legame indissolubile con il pubblico
“Ho sempre vissuto con il pubblico”, diceva Eleonora Giorgi. E il pubblico, che l’ha seguita con affetto per decenni, continuerà a ricordarla per il suo talento, la sua energia e il suo amore per la vita.