I capi realizzati con la pregiata lana di pecora nera saranno registrati su una piattaforma blockchain per garantirne la tracciabilità. Questa fibra, nota per il suo colore naturale non tinto, permette di ottenere tessuti dalle tonalità uniche che spaziano dal nero al marrone fino al grigio. A partire da gennaio 2025, una prestigiosa maison del gruppo Lvmh introdurrà un sistema di certificazione digitale dedicato alla pecora nera, applicato alla collezione primavera-estate 2025. I clienti, tramite un QR code presente sul prodotto, potranno seguire l’intero ciclo produttivo: dall’allevamento alla lavorazione della fibra, fino al capo finito.
Questa lana, valorizzata per le sue sfumature naturali e avvolgenti, viene utilizzata per creare tessuti dal carattere distintivo. Dal 2003, il marchio si rifornisce esclusivamente da un allevamento in Nuova Zelanda, dove la famiglia Gardner è custode di questa preziosa materia prima. Per la stagione autunno-inverno 2024/2025, è stato reinterpretato un tessuto tradizionale a tre fili intrecciati, ciascuno in una diversa tonalità scura, che crea un effetto visivo tridimensionale unico.
La storia di questa lana particolare ha origini lontane. Fiona Gardner, allevatrice neozelandese, ha dato vita a un allevamento di pecore dal vello scuro, andando controcorrente rispetto alla tradizione che privilegiava le pecore bianche, più semplici da tingere. Negli anni Ottanta, Fiona ereditò un piccolo gruppo di pecore nere e, con il supporto della sua famiglia, sviluppò un gregge unico al mondo, con esemplari dai manti naturali che variano dal nero profondo al grigio e al marrone. La sua dedizione le ha permesso di affinare un’esperienza eccezionale nella selezione e nella classificazione della lana, creando una risorsa preziosa per chi ricerca qualità e autenticità nei materiali naturali.
Questo percorso ha portato alla creazione di capi in lana di pecora nera che si distinguono per la loro raffinatezza e per l’omaggio alle radici artigianali del marchio.