Il terzo trimestre di Essilor Luxottica si è chiuso a quota 6,44 miliardi di euro. Tale risultato segna una crescita del 2,3% dei cambi correnti, con un +4% a valuta costante sul fronte dei ricavi grazie alla performance positiva di tutti i canali e le reti distributive, anche se si colloca lievemente al di sotto delle stime degli analisti che, secondo il consensus Visibile Alpha arrivava a 6,58 miliardi.
“Dietro il risultato poco brillante che ha fatto segnare in Borsa una flessione dello 0,37% ci sarebbe la decelerazione della crescita del mercato cinese rispetto al trimestre precedente- ha spiegato il direttore finanziario del player Stefano Grassi.
L’Asia sarebbe stata penalizzata dalla frenata a Hong Kong, dove ho dovuto fronteggiare una strutturale mancanza di traffico turistico e consumi”.
A infondere linfa vitale alla Cina sarebbe stata la linea Stellest, dedicata alla correzione della miopia nei bambini. La Cina si è mantenuta in territorio positivo nonostante lo scenario macroeconomico, con una crescita a margine del 5% contro il 9% del Q2. Nel Nord America l’incremento “low single digit”, ha visto il business retail degli occhiali da sole dare una spinta all’ultima parte del quarter, mentre l’area Emea ha registrato una crescita “mid-single digit”, trainata dal direct to consumer.
“Nel terzo trimestre – hanno precisato Francesco Milleri e Paul du Saillant, presidente e CEO e deputy CEO del gruppo – abbiamo mantenuto un solido slancio , con tutte le regioni e attività che hanno contribuito ad una crescita costante, alimentata dal nostro impegno per l’innovazione.
Per quanto riguarda i progetti futuri abbiamo consolidato il nostro posizionamento nel settore med -tech, preparandoci ad un’accelerazione sul fronte della miopia e al lancio degli smart glasses, il lancio di Nuance audio e il consolidamento di Heidelberg Engineering e Supreme, citando anche la partnership con Meta, rivoluzionaria nell’eyewear digitale”.
Sia Milleri sia Du Saillant si dichiarano fiduciosi in vista del quarto trimestre, a conclusione del fiscal year, confermando gli obiettivi a lungo termine, tra cui la crescita “mid-single digit” dal 2022 al 2026 a cambi costanti, con un utile operativo adjusted compreso tra il 19 e il 20% del fatturato alla fine del periodo.