Hermès vuole continuare a crescere anche nell’orologeria. Secondo quanto riportato dalla stampa internazionale, la storica maison francese sarebbe in procinto di acquisire il polo orologiero della fondazione Sandoz.
Non si tratta dell’acquisizione di un marchio, anche se il polo creato dalla famiglia svizzera, che ha fatto fortuna nel settore farmaceutico, ha fatto il suo debutto nel 1976 con la creazione del brand Parmigiani. Ma è soprattutto la mezza dozzina di aziende che coprono la maggior parte delle professioni dell’orologeria ad alimentare il desiderio. A La Chaux-de-Fonds, Les Artisans Boîtiers realizzano le casse, Quadrance e Dressing i quadranti, Elwin produce strumenti di precisione e Atokalpa gli ingranaggi, mentre Vaucher, di cui Hermès detiene già una partecipazione del 25%, è specializzato in movimenti. Lavorano tutti per grandi nomi dell’orologeria di lusso come Richard Mille, Hermès, Tag Heuer (gruppo LVMH) e Patek Philippe, uno dei marchi che continuano ad affascinare Bernard Arnault, ma di cui il magnate francese non è proprietario.
Nel frattempo il luxury brand francese, 22esimo tra i 100 migliori marchi al mondo (secondo l’ultimo report di Interbrand) sembra rimanere immune al rallentamento del lusso. Nel primo semestre del 2024 i ricavi consolidati hanno toccato quota 7,5 miliardi di euro, in aumento del 12% a cambi correnti (e del 15% a cambi costanti), frutto di un incremento a doppia cifra di tutte le aree geografiche.