Imprenditore, stilista e visionario della moda, la storia personale di Armani è interessante quanto il percorso imprenditoriale di successo che gli ha permesso negli anni di guadagnarsi il titolo di ambasciatore del made in Italy nel mondo.
Il ragazzo venuto da Piacenza è prima vetrinista in Rinascente a Milano; poi, nel 1964, comincia a disegnare menswear in collaborazione con Nino Cerruti per il brand Hitman. Nel 1974 sfila alla Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze come designer freelance con una linea in pelle (la sua prima), nel 1975 fonda la Giorgio Armani Spa, brand indipendente ancora oggi.
Negli anni, i suoi capi di abbigliamento sono anche i costumi che vedremo sul grande schermo, indossati da star del cinema internazionale come Richard Gere in American Gigolò, film di Paul Schrader che ha segnato “la nascita del dandy di massa”, Kevin Costner in Gli intoccabili, Leonardo DiCaprio in The Wolf of Wall Street.
Nel 1988, Armani apre un negozio in Rodeo Drive, a Beverly Hills, e da allora la sua collaborazione con le stelle di Hollywood diventa sempre più stretta tanto che Anna Wintour, dal 1988 direttrice del mensile Vogue America, disse che “Armani aveva fatto una rivoluzione, regalando alle stelle del cinema un’immagine contemporanea”.
Sfilate memorabili, capi prêt-à-porter, couture, occhiali, pelletteria, profumi, oggettistica per la casa, fiori e dolci, abiti per bambini, fino ad arrivare a dare il nome a ristoranti e a luxury hotel nel cuore di Milano e di Dubai e all’Armani Silos.
Ma cos’è lo stile Armani?
