Il settore dei viaggi e del turismo è in miglioramento su scala globale e e grazie all’esplosione di una domanda “compressa” durante la pandemia, quest’anno sia gli arrivi che il contributo al Pil globale torneranno ai livelli pre-pandemici. È il dato che emerge dalla classifica Travel & Tourism Development Index 2024 pubblicata dal Forum economico mondiale (Wef).
In particolare l’indice è la combinazione di cinque fattori (ambiente favorevole, politiche per il settore, infrastrutture e servizi, risorse e sostenibilità) per un totale di 102 indicatori. «Dato che il settore viaggi e turismo storicamente vale un decimo del Pil e dell’occupazione globale – sottolinea il rapporto – i decisori politici devono riconoscere la necessità di approcci strategici e olistici» per sbloccare il suo potenziale.
In cima alla classifica, stilata dall’organizzazione ginevrina in collaborazione con l’università britannica del Surrey, ci sono gli Stati Uniti, seguiti da Spagna , Giappone , Francia, Australia, Germania, Gran Bretagna, Cina e, in nona posizione, l’ Italia che guadagna tre posizioni rispetto al rapporto precedente.
La top 10 del turismo mondiale secondo il Wef:
- Stati Uniti – 5,24 punti;
- Spagna – 5,18 punti;
- Giappone – 5,09 punti;
- Francia – 5,07 punti;
- Australia – 5 punti;
- Germania – 5 punti (ma viene battuta dall’Australia su altri parametri);
- Regno Unito – 4,96 punti;
- Cina – 4,94 punti;
- Italia – 4,9 punti;
- Svizzera 4,81 punti.