Una moda gentile per affrontare tempi difficili, come quelli moderni. Per il prossimo autunno-inverno di Prada, Miuccia Prada e Raf Simons rileggono il concetto di romanticismo con frammenti di femminilità, in una storia d’amore con il passato. “Detesto l’idea della nostalgia, come se la storia non insegnasse nulla – dice Miuccia Prada -. La storia insegna tutto, soprattutto nei momenti difficili”. In passerella, tra silhouette affilate, capi che abbracciano il corpo e cappelli che allungano le proporzioni, c’è tutto il vocabolario Prada.
In passerella la gentilezza parla anche attraverso la gestualità delle modelle, con la mano a sfiorare il cuore mentre tengono la borsetta stretta al braccio o allacciata al polso. Le gonne sono asimmetriche, con l’orlo alto, tipico del pantalone, gli abiti in re-nylon e i cappelli tipici delle divise militari sono ricoperti di piume o velluto.
Le borse sono sospese con cinghie-bracciali, gli occhiali da sole ha stanghette sottolineate come colpi di eyeliner che richiamano il maquillage. Si affiancano i tradizionali materiali maschili a emblemi di pura femme style, tra cliché esasperati come fiocchi, rouches e balze, che vengono esplosi sugli abiti e sui tubini, che si accompagnano a quei cappelli che aumentano la verticalità delle linee. Il tailleur che viene sezionato. Panelli solo dietro per semi gonne, gonne architettoniche come paralumi, sottovesti di seta a vista.
«La sensazione è quella del sentimento, della memoria emotiva», ha spiegato lo stesso Raf Simons, «c’è un senso della storia, ma anche un’attrazione verso epoche diverse che si vestono di luce nuova. Una delle sfide di questa collezione è stata quella di prendere frammenti di storia e frammenti del passato, dall’epoca vittoriana, dagli anni 20 e 50, per creare una silhouette che non fosse storica».