La 77esima edizione del Festival di Cannes, in programma per maggio 2024, si presenta già come un appuntamento storico per la storia del cinema: per la prima volta dal 1966, infatti, a presiedere la giuria sarà una donna under 50, la giovane regista e sceneggiatrice americana Greta Gerwig.
Quarant’anni e numerosi lungometraggi che l’hanno elevata a una delle rappresentanti assolute del female gaze, termine utilizzato in ambito cinematografico per descrivere film realizzati da donne per il pubblico femminile, Greta Gerwig ricopre il ruolo di presidente della giuria dopo il regista svedese Ruben Ostlund, che l’anno scorso ha promosso un’altra esponente del cinema femminile assegnando la Palma d’Oro 2023 al thriller Anatomia di una caduta di Justine Triet.
L’annuncio ufficiale del passaggio di testimone recita: “Ieri, ambasciatrice del cinema americano indipendente, oggi al vertice del successo mondiale al botteghino, Greta Gerwig riesce a combinare ciò che prima era giudicato incompatibile: produrre blockbuster d’autore, ridurre il divario tra arte e industria, esplorare le questioni femministe contemporanee con abilità e profondità, e dichiarando la sua impegnativa ambizione artistica all’interno di un modello economico che abbraccia per usarlo al meglio”.
Uno dei grandi meriti della regista, infatti, è stato definire una nuova sfera espressiva per le storie femminili, grazie ad alcuni dei suoi più grandi successi, come il blockbuster Barbie, il remake di Piccole Donne e il già iconico Lady Bird.
“Amo profondamente il cinema“, ha dichiarato Greta Gerwig. “Mi piace fare film, mi piace andare a vedere i film, mi piace parlarne per ore. Da appassionata di cinema, Cannes è sempre stato per me l’apice di ciò che il linguaggio universale del cinema può rappresentare”.