Brutte notizie per il mondo dell’alta orologeria.
A confermarlo è uno studio realizzato da Bloomberg, multinazionale eccellenza nel settore della comunicazione e dei mass media, che rivela un andamento pericolosamente in discesa per i prezzi dei grandi protagonisti di questa branca del luxury.
Il report, intitolato Bloomberg Subdial Watch Index, ha preso in considerazione i cali di prezzo di marchi come Rolex e Patek Philippe e ha rilevato un trend tutt’altro che positivo, che potrebbe cambiare drasticamente il ruolo degli orologi di lusso per il mondo della finanza; se prima, infatti, possedere un Rolex rappresentava un investimento sicuro, una certezza, oggi ciò potrebbe cambiare.
L’intera industria sta conoscendo una nuova crisi, ma i brand sopracitati sembrano risentire più di altri questa flessione sul mercato secondario, sebbene anche i marchi Tudor (-1,8%), Omega (-1,2%) e Cartier (-0,4%) registrino valori in discesa. Importante, inoltre, è sottolineare che i brand emergenti dell’orologeria stanno vivendo la stessa fase critica, dato che il prezzo medio di un loro orologio non supera gli 8.700 euro e che la loro flessione globale si aggira intorno allo 0,8%.
Quali sono, però, le motivazioni alla base di questa rivoluzione economica?
Gli analisti di Bloomberg individuano come prima causa la poca partecipazione dei collezionisti nella compravendita di orologi ad alto prezzo dopo l’enorme salita dei prezzi nei primi anni del post-pandemia, ma decisivi sono altri due fattori, ossia l’aumento dei tassi di interesse e il tracollo delle criptovalute.