Tra Garda e Ticino è il vino a dominare, come confermano le numerose Tre Stelle d’Oro assegnate alla Lombardia nella Guida Oro 2024, stilata da Luigi Veronelli, e le eccellenze enologiche che costellano queste terre.
Cinque Docg e 21 Doc e una competizione feroce con le altre regioni prime per produttrici di vino (Veneto, Piemonte e Toscana), quest’anno la Lombardia ha ritagliato per sé un’importante fetta del mercato e del panorama enogastronomico italiano, guadagnandosi ben diciotto Tre Stelle d’Oro grazie alle cantine vinicole più prestigiose della regione.
In particolare sono state la Franciacorta e la Valtellina a distinguersi, grazie alle rispettive undici e sei eccellenze, mentre il Varesotto ne porta a casa una, assegnata alla piccola Torre San Quirico di Azzate e al suo SommoClivo 2015 da uvaggio Nebbiolo.
Per quanto i dettagli della guida non siano ancora trapelati, è facile anticipare quali cantine e aziende primeggeranno a livello nazionale: Ca’ del Bosco, ad esempio, manterrà il suo dominio sull’industria grazie a due nuove bottiglie, il Dosage Zéro Riserva Annamaria Clementi 2014 e Maurizio Zanella Sebino Rosso 2019.
I risultati più impressionanti, tuttavia, vanno alla Bellavista della famiglia Moretti per tre delle sue etichette (Brut Millesimato Teatro alla Scala 2018, l’Extra Brut Pas Operé 2017 e la Riserva Dosaggio Zero Vittorio Moretti 2016) e al Monte Rossa di Emanuele Rabotti, grazie ad altre tre bottiglie di pregio (Cabochon Fuoriserie 024, il Millesimato Cabochon 2016 e il Brut Nature Cabochon Doppiozero 2018).