Il documentario di Netflix “Beckham” racconta, in quattro episodi, la carriera del celebre calciatore inglese, la prima vera star planetaria del calcio. E lo fanno soprattutto familiari e amici.
Dopo il suo ritiro dai campi di gioco, ora 48enne, David Beckham è ancora un protagonista assoluto dello “star system”. così come sua moglie, l’ex Spice Girl, Victoria Adams in Beckham.
I Beckham sono stati definiti una coppia di vero potere, in quanto fanno parte di quella ristretta élite di coppie celebri, come Jay-Z e Beyoncè o, come lo erano un tempo, Brad Pitt e Angelina Jolie.
Oltre a essere celebri in tutto il mondo, sono famosi anche per aver trasformato la loro relazione in un marchio commerciale mondiale. Nonostante i discutibili gusti iniziali dei Beckham in fatto di moda tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000, David e Victoria hanno creato un solido business.
Secondo il quotidiano inglese “The Sunday Times”, il patrimonio netto della coppia di celebrità è stimato vicino ai 500 milioni di euro. Ma, del resto, erano già famosi prima di diventare una coppia…
Victoria Beckham, all’epoca Adams, faceva parte della pop band tutta al femminile più famosa degli anni ’90, le Spice Girls. David Beckham era la stella nascente del Manchester United.
Ma non basta un matrimonio e uno scambio di anelli per fare in modo che una famiglia diventi così famosa e milionaria.
Per Beckham la carriera sportiva è decollata in un momento in cui i calciatori stavano diventando delle vere stelle, anche fuori dal rettangolo verde, meglio se su una passerella di moda. Può sembrare normale al giorno d’oggi, se si pensa a personaggi come Leo Messi e, soprattutto, Cristiano Ronaldo, ma negli anni ’90 non era così evidente.
Il grande pubblico si stava gradualmente abituando ai giocatori che promuovevano creme per il viso, scarpe da ginnastica o piani di telefonia mobile. È esattamente quello che ha fatto David Beckham: la sua immagine non era più associata solo al Manchester United o alle partite dell’Inghilterra. La gente lo vedeva sulle riviste, in Tv e poi su Internet: praticamente ovunque.
Nel frattempo, Victoria Beckham era una pop star britannica di fama mondiale. “Posh”, o “Posh Spice” quando faceva parte delle Spice Girls, è rimasta sotto i riflettori anche dopo lo scioglimento del gruppo. Era la moglie del calciatore più famoso (e più cool) del mondo, e i paparazzi facevano a gara per immortalarla. Victoria ha continuato ad apparire sulle prime pagine delle riviste e presto ha lanciato la sua attività di moda.
Il matrimonio David-Victoria è un esempio di come i due siano riusciti a monetizzare la loro immagine di “giovane famiglia senza problemi economici” (eufemismo!). La stampa di tutto il mondo ha scritto del loro matrimonio come dell’evento dell’anno (era il 4 luglio 1999). Gli sposi presero un milione di sterline da una rivista britannica per avere l’esclusiva delle foto. Not bad, direbbero gli inglesi…
Nel documentario di Netflix, la coppia racconta come l’attenzione costante dei media possa essere stata estremamente stressante per la loro famiglia, soprattutto con i bambini piccoli. Allo stesso tempo, proprio quell’attenzione mediatica li ha aiutati a costruire il loro marchio e a trasformare il loro nome in un’attività redditizia: un vero e proprio impero. Su cui il sole sembra non tramontare mai.
In “Beckham”, David dichiara: “Sapevo che a un certo punto la mia carriera di calciatore sarebbe finita e volevo avere una carriera dopo il calcio”. Ed è esattamente quello che ha fatto. Pallone d’Oro degli affari.
Dopo aver fatto da testimonial (pagato profumatissimamente) per decine e decine di marchi globali, Beckham ha deciso di crearne uno proprio: vende profum e occhiali e gestisce diverse società di investimento.
Dopo una sfavillante carriera calcistica con contratti multimilionari (in sterline, euro e dollari, a seconda di dove ha giocato), David Beckham ha investito in diverse società, tra cui il possesso di una percentuale (non si sa quanto) della Major Soccer League (MSL) statunitense, il campionato di soccer americano, e la nomina ad ambasciatore del Qatar per 10 anni, a partire dai Mondiali di calcio del 2022.
Lui e la moglie Victoria sono anche comproprietari di società, come la Beckham Brand Holdings Limited, che gestisce i brand di David e l’attività di moda di Victoria. Nell’ultimo bilancio depositato, la coppia ha dichiarato un utile di oltre 22 milioni di euro per l’anno 2021.
Victoria ha seguito un percorso molto simile. Dopo aver fatto la modella per marchi come Dolce & Gabbana e aver conquistato regolarmente le prime pagine delle riviste di moda, ha lanciato le sue linee di moda. La prima collezione di jeans arriva nel 2006, con il marchio dVb (che sta per David e Victoria Beckham), poi è passata rapidamente al marchio Victoria Beckham, presentando la sua prima linea di moda alla New York Fashion Week del 2008.
Dire che all’inizio è stata accolta con scetticismo sarebbe un eufemismo. Inizialmente l’ex pop-star non è stata presa sul serio nei circoli della moda d’élite. Tuttavia, la signora Beckham ha dimostrato di essere all’altezza dei marchi di lusso e delle passerelle di tutto il mondo. Vogue l’ha descritta come “una delle più inaspettatamente serie concorrenti del mondo della moda”.
Victoria e David Beckham hanno fatto crescere la loro azienda e la loro famiglia mentre proprio mentre Internet e i social network diventavano sempre più uno strumento di divulgazione. Hanno capito l’importanza fondamentale di sfruttare la propria immagine familiare per promuovere i propri marchi.
Già alla fine degli anni ’90, David godeva dell’immagine di un bravo padre di famiglia che non esitava a saltare una sessione di allenamento con il Manchester United per prendersi cura del figlio neonato malato.
Nelle interviste e nelle riviste che si sono succedute nel corso degli anni, entrambi i Beckham hanno condiviso con entusiasmo – e con una intelligente “operazione simpatia” – i dettagli del loro modo di essere genitori e della loro vita familiare privata, raggiungendo ancora una volta un pubblico molto ampio, al di là dei rispettivi campi.
Tuttora, la coppia non esita a condividere foto private sui propri profili Instagram, affascinando le loro decine di milioni di follower.
I loro quattro figli, i maschi Brooklyn, Romeo (l’unico a fare il calciatore, nelle riserve del Brentford, senza la classe del padre!) e Cruz, e la ragazza Harper, rispettivamente di 24, 21, 18 e 12 anni, stanno già seguendo le orme dei genitori.
L’anno scorso Brooklyn, il maggiore dei Beckham (ma non bello come il papà…), ha sposato l’ereditiera americana Nicola Peltz. Il matrimonio ha attirato l’attenzione dei media, proprio come quello dei suoi genitori, e la stampa si è battuta per ottenere i diritti d’immagine dell’evento, che si dice sia costato oltre 3,5 milioni di euro.
Sembra che l’impero commerciale dei Beckham abbia ancora molti anni – e molte generazioni – davanti a sé.