Dopo lo scandalo e un auto-imposto periodo di riflessione Balenciaga torna a raccontarsi intimamente, questa volta condividendo l’equivalente di un album di fotografie familiari in passerella e, di conseguenza, alcune delle figure e ispirazioni più importanti per Demna Gvasalia, controverso e discusso direttore creativo della maison.
Questa vena nostalgica e genealogica emerge già dall’invito per la sfilata, un vecchio volume ingiallito, e si fa gradualmente più evidente durante lo svolgimento della sfilata, che sembra diventare una sorta di medium tra i ricordi e gli affetti di Demna e l’industria della fashion internazionale.
La colonna sonora dello show è opera del marito del direttore creativo, il musicista BFRND, e a inaugurare la passerella è proprio la madre di Demna Gvasalia: l’evento delinea un quadro familiare, intimo e confortevole per il designer, una dimensione in cui potersi esprimere senza esitazioni.
Balenciaga ha scelto di mantenere la sua natura più pop e mondana, motivo per cui icone e leggende dell’industria si sono alternate una dopo l’altra tra le tende rosse della location: da Diane Pernet, in un trenchcoat di pelle, per passare alla pop-star francese Yseult, fino alla modella e performer Amanda Lepore, le star costellavano lo show della maison.
Una vera e propria raccolta di ritratti dinastici, in cui è la diversità a vincere.