Con la nuova collezione Dior pret-à-porter per la prossima Primavera / Estate 2024, la direttrice creativa Maria Grazia Chiuri ha voluto continuare a esplorare gli accattivanti legami tra femminilità e femminismo. Combinando le temporalità del passato e del presente, la designer della linea donna della prestigiosa maison francese è interessata a tutte le donne ribelli che hanno affermato la propria indipendenza. Così, sulla passerella delle Tuileries, su uno schermo in movimento composto da tasselli di colori al neon dominati da fucsia e giallo lime, appaiono e scompaiono immagini vintage di cartelloni pubblicitari, alternate a frasi storiche femministe, dai contenuti più attuali che mai. Ma il messaggio è uno, e arriva al pubblico forte e chiaro: “I am not a mother, wife, daughter, I am a woman “.
«Christian Dior ha sviluppato la moda femminile a partire da quella maschile, dalla giacca alla camicia: la prima è diventata la Bar, la seconda tutti gli abiti a chemisier» afferma Chiuri. Con l’aiuto di una convinzione che un ribaltamento è necessario, lei rovescia il paradigma e aggiunge un tassello in più alla sua narrazione del femminile visto attraverso la rivendicazione femminista.
Una delle collezioni più riuscite di Maria Grazia Chiuri, la direttrice creativa che in questi anni per la maison ha raccontato lo zeitgeist dal punto di vista femminile. E che oggi solleva un problema più sentito che mai, l’arretratezza della società nella percezione del ruolo delle donne, che emerge su più fronti: dai dati delle scarse quote rosa ai vertici delle aziende ai “te la sei cercata” alle vittime di violenza sessuale.
A dare un taglio inconfondibile ai look c’è l’asimmetria che caratterizza gran parte della collezione: le camicie e gli chemisier si trasformano in top monospalla e si portano con i pantaloni con la piega, a vita alta, e con le gonne plissé, da abbinare alle ballerine a punta con i laccetti.
Il mondo dell’occulto non è una novità in casa Dior. L’omaggio al superstiziosissimo monsieur Christian si trova nelle stampe. Il fondatore che andava tutte le settimane a farsi leggere la sorte da Madame Delahaye portava sempre con sé una miriade di amuleti e talismani, primo fra tutti una stella iscritta in un cerchio: l’etoile che Chiuri ha trasformato nel motivo che muove spolverini, giacche, gonne e abiti.