Moschino chiude un’era, ed è quella di Jeremy Scott. Con un comunicato ufficiale il Gruppo Aeffe ha annunciato che il designer americano lascia il ruolo di direttore creativo della maison, dopo oltre dieci anni.
«Sono fortunato ad avere avuto l’opportunità di lavorare con una forza creativa qual è Jeremy Scott», ha affermato Massimo Ferretti, presidente di Aeffe. «Voglio ringraziarlo per il suo impegno decennale nei confronti della maison e per avere lanciato una visione distintiva e gioiosa che sarà per sempre parte della storia di Moschino”
La collezione autunno-inverno 2023/2024, presentata all’ultima fashion week milanese, è dunque l’ultima di Moschino sotto l’egida stilistica di Jeremy Scott: in passerella avevano sfilato proposte punk-oriented, che si ispiravano al surrealismo di Salvador Dalì. Dieci anni di creatività pura, portata all’estremo sulle passerelle come sui red carpet: indimenticabile, tra tutti quello di Katy Perry al Met Gala 2015.
“Questi 10 anni in Moschino – le parole del designer – sono stati una fantastica celebrazione di creatività e immaginazione. Sono davvero orgoglioso del lavoro che mi lascio alle spalle”.
Restano sconosciute per ora le ragioni dell’addio, come pure le prossime mosse sia di Scott, che negli anni passati aveva congelato il suo marchio per concentrarsi su Moschino, sia del brand, anche se nelle ultime ore sui social media è emerso il nome del napoletano Giuliano Calza (fondatore e direttore creativo di Gcds) come possibile sostituto.