Il luxury ha guardato all’arte per i propri investimenti del 2022, determinando così una nuova tendenza nel settore: lo conferma il Luxury Investment Index (KFLII) di Knight Frank, che mette in risalto la grande importanza rivestita dall’arte da collezione, seguita dalle auto d’epoca e dall’alta orologeria.
Tenendo presente che le quotazioni di assets di questo calibro possono essere amplificate dai prezzi stellari di alcune aste, l’index evidenzia come nel 2022 l’arte abbia primeggiato tra gli investimenti del lusso, segnando un aumento dei prezzi del +29% e un incremento del +16% delle transazioni nel corso dell’anno.
“Gran parte della performance dell’arte è stata trainata dai prezzi stellari pagati per opere d’arte di qualità museale da collezionisti ultraricchi. Diverse collezioni di singoli proprietari ammontano 2,5 miliardi di dollari, con vendite più che raddoppiate nel 2021“, commenta Sebastian Duthy di Art Market Research, contributor Luxury Investment Index di Knight Frank.
Procedendo lungo l’index, si nota la crescente popolarità delle auto d’epoca, che invece hanno registrato un +25%, risultato più forte degli ultimi nove anni e probabilmente motivato dalla fine della pandemia e dal ritorno alle spese folli, come spiega Dietrich Hatlapa di HAGI.
Anche gli orologi di lusso rappresentano un importante asset secondo Knight Frank che, con un +18%, ha visto il proprio mercato presso le case d’asta crescere del +33% nel 2022 per un totale di 475 milioni di sterline, tra cui 40 pezzi venduti per oltre 1 milione di sterline, 12 in più rispetto all’anno precedente.
Tra le classi emergenti più importanti per gli investimenti luxury, è possibile individuare Gen Z e Millennials, sempre più coinvolti nella compravendita del lusso.
“I risultati del nostro indice e alcune delle somme sbalorditive sborsate da coloro che hanno attuato questo genere di investimenti negli ultimi 12 mesi evidenziano quanto siano importanti per gli UHNWI le collezioni private e quanto molti di questi asset siano resistenti agli eventi economici e geo-politici“, conclude Andrew Shirley, autore del Knight Frank Luxury Investment Index.