Gioielli regali e senza tempo, capaci di incantare con un solo sguardo e di valorizzare qualunque abito senza alcuna sforzo: queste le armi della Haute Joaillerie, sorella di stile e vocazione della haute couture che si sta celebrando a Parigi nelle ultime giornate e durante la quale, ovviamente, i gioielli non sono potuti mancare.
Siano minimal ed essenziali oppure barocchi ed eccessivi, le grandi maison hanno scelto con cura quali abbinare alle proprie creazioni: così Dior e Armani hanno optato per delicati brillanti, che dolcemente mettono in risalto il volto delle modelle, mentre Schiaparelli ha portato in passerella gioielli artigianali surrealisti e ottenuti da materiali alternativi e Giambattista Valli ha scelto di osare, adornando le proprie modelle con maxi-orecchini a cameo.
L’alta gioielleria, però, è stata protagonista di una narrazione parallela a quella dell’alta moda grazie a Chanel, che ha rivelato al mondo un vero e proprio capolavoro di artigianato e oreficeria, la Tweed Couture: una collana ispirata proprio al tweed, elemento portante del DNA Chanel, e che ne imita la trama grazie a un complesso intreccio di fili d’oro rosa e di platino e a minuscole cerniere, anelli o incastri, permettendo così di strutturare la collana con flessibilità; linee di zaffiri rosa, spinelli rossi e cristallini, perle, trame vellutate e diamanti completano infine una perfetta replica della morbidezza e del volume del tweed.
“La collana Tweed Couture riunisce la maggior parte delle sfide tecniche che abbiamo dovuto affrontare nel 2020, ed è stato il pezzo più ambizioso di questa collezione Haute Joaillerie. Per esempio, più di 980 giunti sono stati assemblati per creare l’eccezionale flessibilità della collana. Ecco perché oggi la Maison è orgogliosa di donare questo pezzo eccezionale, come preziosa testimonianza della nostra creatività e del nostro saper fare”, ha spiegato Patrice Leguéreau, Direttore del Chanel Jewelry Design Studio Collana “Tweed Couture”.