Essere eleganti e sapersi presentare bene in ogni situazione è un’arte e, in alcuni luoghi specifici, una vera e propria necessità. Uno di questi è sicuramente il casinò, nell’immaginario collettivo “popolato” da uomini di alta classe rigorosamente in completo o in giacca e cravatta e da donne meravigliose nei loro vestiti lunghi da mille e una notte. Ma oggi, a 2023 iniziato, le sale da gioco rimaste sono ancora così eleganti? Ed esiste ancora un dress code ufficiale a Venezia, Lugano, Montecarlo e a Las Vegas? Proviamo a scoprirlo e a capire come dovremmo vestirci se decidessimo di visitare uno di questi casinò.
Le analisi di settore più recenti sottolineano il grande successo dell’intrattenimento online con piattaforme come PokerStars in cui gli appassionati possono cimentarsi sia con giochi classici che con il poker in tutte le sue varianti più conosciute comodamente dal divano di casa. Ma nonostante le offerte sempre più personalizzate, l’arrivo del gaming live e il recente ritorno alla ribalta del Texas Hold’em, è indubbio che le case da gioco “fisiche” continuino a mantenere un fascino che il tempo non riesce a scalfire.
Molto di questo fascino e di questa magia derivano proprio dall’ambiente e dall’eleganza che si respirano una volta passata la soglia del casinò. Ma come vestirsi nel modo giusto, in questo preciso periodo storico, per essere ammessi ai tavoli e fare una ottima figura?
Innanzitutto è fondamentale precisare che il dress code cambia con l’evoluzione della società e ciò che veniva ritenuto elegante vent’anni fa oggi forse non lo è più. Quando venne aperto il primo casinò del mondo, quello di Venezia, l’abbigliamento rappresentava una prima forma di distinzione sociale: chi poteva permettersi i vestiti richiesti poteva entrare, gli altri rimanevano fuori. È stato così più o meno fino agli anni ‘70 del secolo scorso quando, fortunatamente, le regole si sono fatte molto meno stringenti. Oggi, a meno di presentarsi con infradito, maglie delle squadre di calcio, caschi e zaini (per motivi legati alla sicurezza) è quasi impossibile farsi cacciare da una sala da gioco.
Ciò nonostante l’eleganza è ancora apprezzata e il concetto si traduce negli uomini nel famoso black tie, composto da smoking, camicia, gilet e cravatta d’ordinanza. Il corrispondente femminile del black tie, invece, è l’accoppiata abito lungo – scarpa con tacco. Alcune case da gioco mantengono questo dress code come Les Ambassadeurs di Londra e quella di Montecarlo (solo per alcuni eventi esclusivi). Leggermente meno formale è invece il black tie optional che per l’uomo prevede la possibilità di sostituire lo smoking con una giacca (escludendo la cravatta) e per la donna la sostituzione dell’abito con un tailleur o una più comoda gonna corta.
Leggermente meno impegnativo, ma comunque accettato in quasi tutti i casinò del pianeta, l’abbigliamento casual sia per lui che per lei. Difficile venire esclusi da una sala da gioco con una polo o una camicia sopra un paio di pantaloni lunghi con una scarpa elegante. Oppure con un vestito e con un paio di stivali con più o meno tacco.
Come abbiamo appena intuito dalle righe precedenti, non tutti i casinò sono uguali, anche, e soprattutto per quanto riguarda il dress code. Sale storiche come quella di Venezia, di Montecarlo e di Lugano hanno regole decisamente più rigide per quanto riguarda il vestiario e per alcuni eventi esclusivi impongono un determinato tipo di abbigliamento.
Diametralmente diversa la situazione quando parliamo della patria mondiale del gioco, ovvero la splendente Las Vegas. Anche nella Sin City esistono ambienti esclusivi ed eventi che richiedono un dress code specifico, ma in linea di massima non ci sono regole particolari. L’abbigliamento da vacanza è quello decisamente più diffuso e non è raro incontrare personaggi con abiti assurdi, sosia di Elvis, hippy e molto altro. Un ambiente sicuramente affascinante ma decisamente lontano dal nostro immaginario europeo di croupier con lo smoking e signori e signore di alta classe davanti a un tavolo verde.