Pelé era semplicemente…Pelé.
Molto di più di uno sportivo, molto di più di un fuoriclasse: un’icona per il suo Brasile e per tutto il mondo. Ma anche un perfetto “uomo immagine” e imprenditore di se stesso – come si dice oggi sui social -, all’avanguardia assoluta per quei tempi (anni ’60-70-80). Dopo aver appeso le scarpe al chiodo, Pelé ha commercializzato e “sfruttato” al meglio la sua immagine, nonostante i guadagni siano stati molti diversi rispetto a quelli dei personaggi sportivi sponsorizzati dei giorni nostri.
Proprio nei giorni della veglia funebre di decine di migliaia di brasiliani – compreso il presidente Lula – allo stadio “Vila Belmiro”, lo stadio del “suo” Santos, il quotidiano spagnolo AS ha calcolato i guadagni e l’eredità lasciata da Pelè alla sua famiglia: la cifra ammonta intorno a circa 115 milioni di dollari.
L’eredità verrà suddivisa tra i vari figli. Pelè, infatti, ha avuto due figlie, Cristina e Jennifer Kelly, e un figlio, l’ex portiere Edinho, dalla sua prima moglie, Rosemeri Cholbi. Dalla seconda moglie, Assiria Seixas Lemos, ha invece avuto due gemelli Joshua e Celeste. Un’altra figlia, Flávia Christina Kurtz Nascimento è nata invece fuori dal matrimonio, in quanto frutto della relazione con la giornalista Lenita Kurtz. C’era poi una settima figlia, Sandra Arantes, morta però prematuramente nel 2006.
Una parte dell’eredità andrà anche all’attuale moglie, Marcia Aoki, che lo ha assistito giorno e notte fino alla morte, avvenuta a 82 anni all’ospedale Albert Einsten di San Paolo del Brasile, in seguito ad un tumore al colon diagnosticato nel settembre 2021.
Una parte dell’eredità andrà anche all’attuale moglie, Marcia Aoki, che lo ha assistito giorno e notte fino alla morte, avvenuta a 82 anni all’ospedale Albert Einsten di San Paolo del Brasile, in seguito ad un tumore al colon diagnosticato nel settembre 2021.
La maggior parte dei guadagni Pelé li ha accumulati con la pubblicità; “Non sono diventato ricco con il calcio come fanno i giocatori di oggi – aveva rivelato diverse volte -. Guadagnavo con la pubblicità quando ho smesso di giocare, ma non ho mai voluto pubblicizzare tabacco, alcol, politica e religione”.
Stando al sito specializzato Playersbio, durante la sua carriera da calciatore Pelé avrebbe guadagnato in totale 15 milioni di dollari, 6 dei quali che gli sarebbero stati garantiti dai New York Cosmos (in cui giocarono anche Beckenbauer, Chinaglia e molti altri). A questi, andrebbero aggiunti circa 14 milioni derivanti da contratti di sponsorizzazione con marchi come Puma, Hublot e Volkswagen. Ma chi non ricorda il famoso spot del deodorante Brut 33, dove Pelé diceva: “Quando faccio una cosa, mi piace farla bene”? Indimenticabile. Anche per il sottoscritto, anche se all’epoca ero solo un bambino.
Negli anni, oltre ad aver recitato nel celeberrimo film Fuga per la Vittoria, Pelé è stato oggetto di film e documentari a lui dedicati (come il più recente “Pelé – Birth of a Legend, del 2016), oltre ad essere nominato ambasciatore per le Nazioni Unite e dichiarato “Tesoro nazionale” del Brasile.
Importanti guadagni sono arrivati anche dalle sue autobiografie, diventati veri e propri best-seller, investendo poi in splendide proprietà, che con il tempo hanno aumentato il loro valore.
Nonostante questa ricchezza immensa, dal 2008 riceveva pure una pensione dell’equivalente di quasi 1.000 euro al mese, in quanto ex atleta professionista.
Nonostante questa ricchezza immensa, dal 2008 riceveva pure una pensione dell’equivalente di quasi 1.000 euro al mese, in quanto ex atleta professionista.
Come detto, il suo patrimonio netto è stimato a 115 milioni di dollari, un “tesoretto” niente male, che lo pone, però, lontanissimo anni luce dalle attuali star del pallone – da Cristiano Ronaldo e Messi, passando per Ibrahimovic e Neymar – nella classifica dei calciatori più ricchi al mondo.