Passato e presente si incontrano nella nuova partnership tra l’Accademia di Francia, istituzione governativa francese basata da secoli tra le mura di Villa Medici, complesso architettonico a Roma, e Fendi, maison romana ora parte del gruppo LVMH.
L’obbiettivo? Riallestire sei saloni storici di Villa Medici grazie alla guida di Kim Jones, direttore artistico couture e linea donna di Fendi, e di Silvia Venturini Fendi, direttore artistico accessori e linea uomo di Fendi.
Una vera e propria metamorfosi spaziale, capace di coniugare design contemporaneo e patrimonio culturale, e che rappresenta un caso esemplare di eccellente stratificazione storica: dall’identità architettonica variegata e armoniosa fino all’opera dell’artista Balthus e del designer e scenografo Richard Peduzzi, Villa Medici attraversa alcuni dei momenti cardine della storia dell’arte occidentale, come il Rinascimento, gli anni Sessanta e Settanta e i recentissimi anni duemila.
Punto focale del progetto di Fendi è valorizzare ed esplorare il concetto di colore partendo dalle tonalità originali delle pitture murali del palazzo, che hanno determinato le palette principali, e che ritroviamo, ad esempio, nei tre tappeti annodati a mano con sfumature graduali, progettati esclusivamente per Villa Medici e interamente realizzati con lana francese riciclata.
A conferire ai saloni una nuova atmosfera contribuisce una selezione di pezzi ideati dalla designer italiana Chiara Andreatti e dai francesi Noé Duchaufour-Lawrance, Ronan ed Erwan Bouroullec e Toan Nguyen.