I Mondiali di calcio di Qatar2022? Si possono vivere anche su una nave da crociera (miliardaria, s’intende), attraccata al largo della costa di Doha. Si tratta della MSC World Europa, che è stata varata lo scorso 13 novembre proprio a Doha e che resterà in “zona mondiale” per tutta la durata della Coppa del Mondo. Poi, il via alle crociere negli Emirati Arabi, Arabia Saudita e Oman, prima di trasferirsi in primavera in Europa, per farsi abbracciare dal Mediterraneo.
Una lussuosa nave green (alimentata a GNL, il gas naturale liquefatto, il combustibile fossile più “pulito” sul mercato) dove gli ospiti hanno accesso a un’esperienza di lusso con regole molto meno rigide che sulla terraferma qatariota: a bordo si possono bere alcolici, organizzare feste e persino stare in piscina in costume da bagno, senza urtare la sensibilità di nessuno.

Un lusso…mondiale!
A bordo, nelle 2633 cabine distribuite su 22 piani, per un totale di 6.762 persone (numero preciso!), ci sono molte “wags”, mogli e fidanzate che hanno accompagnato i giocatori delle diverse nazionali, soprattutto quella inglese. Oltre alle “wags” e ai familiari dei calciatori, la crociera ospita migliaia di tifosi, che hanno così la possibilità di seguire i Mondiali senza i divieti imposti dall’Emiro e senza dover cercare un albergo in un Paese molto piccolo – il Qatar è poco più grande dell’Abruzzo – che improvvisamente è stato preso d’assalto dai turisti di tutto il mondo.
La MSC World Europa è un vero parco giochi galleggiante, con un luna park (proprio un luna park!), sette piscine, di cui una con tetto scorrevole, un acquapark, un kids-club per i più piccoli e uno scivolo a spirale per correre giù velocissimi lungo undici ponti di altezza! E c’è persino una scala tutta tempestata di cristalli, ormai un classico della partnership tra MSC e Swarowki…
Oltre alle birre “oceaniche” del mastro birraio Teo Musso, che ha presentato il microbirrificio piemontese Baladin Farm all’interno della nave, a bordo – naturalmente – non manca ogni possibile specialità “globale” in fatto di gastronomia, con ristoranti che propongono qualsiasi genere di cibo (dal sushi alla cucina italiana, dalla steakhouse alle proposte latino-americane, ma persino il kebab…) e con lo Chef’s Garden Kitchen, il primo giardino idroponico (uno spazio in cui vengono coltivate piante senza ricorrere all’uso della terra) direttamente in mare e da cui lo chef stellato Niklas Ekstedt può prendere gli ortaggi di cui ha bisogno, ogni giorno, per la sua cucina ultra-sofisticata. Del resto, bisogna rimanere in forma fino al 18 dicembre, giorno della finale dei Mondiali, no?