Questo potrebbe rivelarsi un momento cruciale per l’universo di Harry Potter, il mondo magico creato dall’autrice J.K. Rowling e poi approdato al cinema tra saghe, spin-off e sequel: nell’aria, infatti, aleggia la possibilità che venga realizzato un nuovo film dedicato al maghetto più famoso della Terra.
Dietro a questi rumors c’è un incontro tra David Zaslav di Warner Bros. e Discovery con alcuni investitori. A Zaslav spetta un difficile compito, dato che gli ultimi anni non sono stati per nulla floridi per la casa cinematografica, tra tagli e insuccessi; tuttavia, il nuovo ad non sembra volersi arrendere di fronte a questi incidenti di percorso.
“Vogliamo fare un vero focus sui franchise. Non abbiamo un film di Superman da tredici anni. Sono passati quindici anni dall’ultimo film di Harry Potter”, ha infatti dichiarato. “I film DC e quelli di Harry Potter hanno portato grandi guadagni a Warner Bros. Motion Pictures negli ultimi 25 anni”.
Come evidenzia Zaslav, la Warner Bros. ha ancora il controllo di alcune e proprie miniere d’oro, come la saga del Signore degli Anelli, Sex and The City e, ovviamente, Harry Potter. Inoltre, a differenza di molti ex-membri del cast e di altre figure pubbliche legate al mondo di Hogwarts, Zaslav ha ammesso che non avrebbe problemi a lavorare con J.K. Rowling.
Una dichiarazione pericolosa, soprattutto quando la scrittrice è odiata da (quasi) chiunque: le sue tirate transfobiche su Twitter, la sua leggerezza e ignoranza nel trattare temi delicati (dal razzismo all’omofobia) e anche le sue visione antisemite (vi basterà leggere la descrizione di un goblin per ritrovare tutte le caratteristiche di uno stereotipato antagonista dai tratti semiti) l’hanno resa così impopolare da tramutarla in un vero e proprio spauracchio, tanto che associarsi pubblicamente a lei spesso finisce in tragedia.
Per quanto riguarda nuovi film di Harry Potter, tutto è ancora da decidere. Di certo, Daniel Radcliffe, che ha prestato buona parte della sua vita a interpretarlo, non ci sarà.
In merito alle uscite della Rowling, ha infatti apertamente criticato l’autrice. “Il motivo per cui mi sentivo di dover dire qualcosa era che, da quando ho finito di girare Harry Potter, ho incontrato così tanti ragazzi e giovani queer e trans che si identificavano col mio personaggio. Vedendoli feriti, ho pensato che dovessero sapere che non tutti nel franchise la pensavano in quel modo. E questo è stato davvero importante”.