Milano invasa dagli alieni. La sfilata di GCDS, durante la terza giornata di Milano Fashion Week è uno show colorato e sexy, come il dna del brand.
E se gli alieni fossero hot? GCDS, la cui mascotte Wirdo, l’alieno rosa, è presente fin dall’inizio, chiama a raccolta la sua nazione aliena: una specie in via di estinzione che è una intera generazione, che vive sommersa, in transitopermanente, alla ricerca di se stessa in un mondo in costante cambiamento. Mai sottovalutare il potere di una minoranza che si riunisce per divertirsi in un club, unendo le forze sulla pista da ballo, mostrandocon orgoglio i propri colori. Mentre, impulsi totalitari continuano a insinuarsi, essere sé stessi, anche solo per ballare, anche solo per brillare e stupire, diventa un atto intrinsecamente politico.
Giuliano Calza guida il gruppo degli alieni GCDS, immaginando un’estate aliena e surreale in una discoteca surreale (alien Club), e l’abbigliamento adatto per viverla: costumi da bagno succinti, tute attillate come seconde pelli abbaglianti, paillettes luccicanti che rendono le superfici bagnate, abiti da motocross in colori luminosi, lurex e costine in abbondanza, fluorescenze e luccichii. Una visione psichedelica come SpongeBob Squarepants, uno dei brand più iconici di Paramount, che appare come in un’epitome stravagante. È un gruppo di club kid alieni, che torreggiano su enormi platform, le facce dipinte in più colori, che esprimono l’idea che essere diversi è un’opportunità e che le minoranze devono essere protette per progredire.
A volte ci sentiamo alieni nei luoghi in cui una volta eravamo a casa. GCDS trasforma questa sensazione in una forza gioiosa, che abbraccia i colori di tutti.
La maison ha voluto aprire virtualmente le porte della sfilata al pubblico, invitando cento studenti di moda, che hanno seguito la sfilata da un maxischermo esterno collegato con la regia.