La regina Elisabetta II venuta a mancare alla veneranda età di 96 anni sarà per sempre ricordata per i suoi settant’anni di regno. Non solo d’importanza storica e politica, la sua figura passerà alle cronache anche come icona di stile.
Nel 2001 Stefano Dominella conobbe sua maestà, in quanto presidente di Altaroma, insieme a Beppe Modenese presidente onorario della Camera della Moda Italiana.
“Parlò per diversi minuti dell’importanza culturale della moda e del suo valore dal punto di vista economico, per l’occupazione delle donne” –racconta Dominella – “Fu in quell’occasione che seppi che lei aveva un sarto di corte e un cappellaio che le aveva realizzato 2500 cappelli, alcuni dei quali, talvolta, venivano rimodernati e re-indossati”.
Nell’arco di tutta la sua esistenza, la regina ha sempre sfoggiato look impeccabili e mai banali, dal prezioso abito da sposa, agli outfit pensati per i tour regali in tutto il mondo, fino ai coloratissimi tailleur degli ultimi decenni.
Secondo Bethan Holt, autrice del libro The Queen: 70 Years of Majestic, Elisabetta II ha volontariamente mostrato al mondo il suo umore attraverso i suoi abiti e i suoi particolari colori.
Alla fine degli anni Sessanta venne inaugurato il suo stile da viaggiatrice che la contraddistinse in oltre 200 tour all’estero. Alcuni dei look più indimenticabili furono quelli indossati per il viaggio in Medio Oriente nel 1979, creati da Hardy Amies e Frederick Fox, che si contraddistinserò grazie alla loro lunghezza e ai loro colori sgargianti. A seguito del viaggio alcuni capi furono accorciati e re-indossati, da allora l’uso dei colori accesi divenne un segno distintivo del guardaroba di Elisabetta, tanto che Pantone le dedicò un campionario in cui erano rappresentati tutti i colori delle mise indossate in pubblico.
Tailleur colorati, cappelli stravaganti, guanti e borsetta erano gli outfit favoriti dalla sovrana durante la terza età. Uno dei suoi brand più amati era Launer, del quale possedeva oltre 200 esemplari, “In media, da Buckingham Palace arrivano cinque ordinazioni ogni anno” racconta Gerald Bodmer, Ceo di Launer London. Le raffinate handbag l’hanno accompagnata durante innumerevoli eventi, tra i quali anche il festeggiamento del Giubileo di platino a giugno di quest’anno, l’ultima borsetta del marchio londinese è stata creata appositamente per l’occasione. Al Giubileo sua maestà ha indossato, abbinata ad un abito azzurro polvere e grigio, la classica Ebony black Traviata, dalle linee squadrate, lo stile retrò e l’inconfondibile stemma dorato al centro.
In molti hanno fantasticato sul contenuto delle borse della regina e i biografi hanno soddisfatto questa curiosità: un rossetto, uno specchietto, mentine, una penna, occhiali. Eppure le sue amate borsette non erano semplicemente un accessorio funzionale, bensì servivano a comunicare segretamente con lo staff: se la regina l’appoggiava sul tavolo era segno che il pranzo o la cena si dovevano concludere, se appoggiava la borsetta per terra, significava che la conversazione era poco interessante e qualcuno avrebbe dovuto toglierla dall’imbarazzo, al contrario quando la portava sul braccio sinistro e teneva i guanti con la mano destra indicava che la conversazione era particolarmente interessante.
Chissà se anche il nuovo re Carlo ricorrerà alla moda per comunicare segretamente con i suoi sudditi.