Per cinque anni è scomparsa dai riflettori dopo che un intervento di rimodellamento del corpo l’ha sfigurata, ma ora, dopo aver deciso di raccontare la sua storia, Linda Evangelista torna più forte che mai.
Una sorta di “rinascita” come la definisce Sarah Harris la giornalista di British Vogue dove la top model ha posato per il numero di settembre.
57 anni, figlia di immigrati italiani, Evangelista è cresciuta in Canada, nella città di St Catharines in Ontario, dove il padre lavorava per la General Motors e la madre era contabile. Negli anni d’oro Linda, Naomi Campbell e Christy Turlington sono state etichettate come The Trinity, prima che Cindy Crawford e Claudia Schiffer si unissero alla formazione onnipotente delle super top model.
Sei anni fa la modella si era sottoposta a un trattamento estetico di criolipolisi, dopo la rara reazione con l’insorgenza di protuberanze dal collo, dalle braccia, dalle gambe. Poi il silenzio e l’uscita di scena fino.
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“Questi non sono il mio mento e il mio collo nella vita reale”, ha precisato nell’intervista spiegando che per questo servizio fotografico il make-up artist Pat McGrath ha utilizzato elastici e nastro adesivo per sostenere il volto e restituire alla modella l’aspetto di un tempo.
“Sto cercando di amarmi per quella che sono ma le foto, beh ho sempre pensato che le foto esistono per creare delle fantasie, dei sogni. Penso non ci sia niente di male. Tutte le mie insicurezze vengono risolte in queste foto”, ha poi aggiunto Linda ancora.
Sostegno è arrivato dalle sue colleghe, da Gwyneth Paltrow e da Marc Jacobs. Il direttore artistico Kim Jones è stato uno dei primi a inviarle una lettera, il cui risultato la vede protagonista di una nuova campagna Fendi”. Non mi vedrete in costume da bagno, questo è certo – ha concluso – E sarà difficile trovare lavoro con le protuberanze senza ritoccare, comprimere, o usare stratagemmi”.
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Intanto pochi mesi fa Evangelista aveva raggiunto un accordo extragiudiziario con Zeltiq Aesthetics Inc., lo studio di dermatologia dove si era sottoposta ai trattamenti di criolipolisi. La top modella aveva chiesto 50 milioni di dollari di danni come risarcimento per non esser stata più in grado di lavorare da allora.