La nuova era di Benetton. La storica azienda italiana fondata nel 1965 ha appena annunciato la nomina di Andrea Incontri come direttore creativo delle linee donna, uomo e bambino United Colors of Benetton.
“Il suo arrivo porterà nuova energia a una storia di successi che vuole compiere la propria mutazione generazionale e guiderà la tradizione acquisita dell’industria italiana nel corso di questi anni in cui appare urgente la ridefinizione del ruolo sociale della moda e dell’abbigliamento”, ha dichiarato Massimo Renon, AD di Benetton group.
La prima collezione curata dallo stilista mantovano si focalizzerà sull’estate 2023 ed esordirà durante la prossima edizione di Milano Moda Donna a settembre, che sfilerà all’interno dello store di corso Buenos Aires a Milano in occasione della fashion week.
Laureato al Politecnico di Milano in architettura con grande passione verso il design, Incontri ha esordito nel 2010 in occasione del concorso ‘Who’s on next? Man’ organizzato da Pitti Immagine, Vogue Italia e Altaroma, in cui è stato proclamato vincitore nella categoria accessori; il designer ha dato vita al proprio brand, messo in stand by durante la collaborazione con Tod’s. Incontri è stato direttore creativo del menswear del maschio dal 2014 al giugno del 2019.
“Siamo particolarmente orgogliosi che Andrea Incontri entri a far parte della grande famiglia Benetton perché in lui abbiamo riconosciuto la volontà, l’entusiasmo e quella ricerca che porta a superare i traguardi che hanno caratterizzato la nascita e la storia del nostro marchio – dichiara in una nota Massimo Renon, AD di Benetton Group. – Benetton è una realtà industriale e creativa che ha contribuito alla crescita della sensibilità verso la moda e verso la consapevolezza di molti temi sociali degli ultimi 50 anni della storia italiana. L’arrivo di Andrea Incontri porterà nuova energia a una storia di successi che vuole compiere la propria mutazione generazionale e guiderà la tradizione acquisita dell’industria italiana nel corso di questi anni in cui appare urgente la ridefinizione del ruolo sociale della moda e dell’abbigliamento”.