”La situazione potrebbe complicarsi per l’intera filiera nel prossimo futuro, con la crescita delle spese e dei costi di gestione. Il comparto del tessile, abbigliamento, calzature e accessori, nel periodo pandemico, è stato presumibilmente il più vessato e il meno ristorato. E, tra l’altro, pur essendo la moda con i suoi negozi una componente fondamentale per le scelte di destinazione turistica e culturale, è stata anche dimenticata dagli importanti contributi a sostegno del turismo nel Pnrr. È importante che da questo tavolo parta un nuovo impulso a sostegno dell’intero settore”. Lo afferma il presidente di Federazione moda Italia-Confcommercio Giulio Felloni al tavolo convocato dal viceministro dello Sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin, alla presenza dei sottosegretari dei ministeri della Cultura e della Transizione ecologica.
”È indispensabile”, continua il presidente, “che il governo agisca in fretta con aiuti trasversali a cittadini e imprese sul caro energia e cuneo fiscale. Sono, poi, indispensabili aiuti selettivi per rilanciare la distribuzione commerciale della moda a partire dal credito d’imposta sulle locazioni che, con il galoppare dell’inflazione, subiranno ulteriori ritocchi con gli aumenti Istat. Ma è altrettanto fondamentale sostenere il prima possibile il potere di acquisto degli italiani con un intervento mirato di riduzione dell’Iva sui prodotti di abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori e articoli sportivi”.
Il fashion system rappresenta a pieno l’eccellenza del made in Italy, essendo il primo comparto per numero di aziende presenti nelle città (con 191.544 punti vendita tra imprese attive e unità locali in Italia) ed occupati (con 278.964 addetti.
Un settore che ha bisogno di risposte, in un momento molto delicato dove energia e inflazione impattano negativamente sulla filiera.