Il lavoro sul campo di OTB Foundation continua a supportare il popolo afghano già estenuato da decenni di guerre, crisi, cambiamenti climatici e siccità. Attualmente, secondo le Nazioni Unite, si stima che il 97% della popolazione afghana vive già sotto la soglia di povertà e che due bambini su tre hanno disperatamente bisogno di aiuti umanitari.
Grazie al rapporto con l’associazione NOVE Onlus e alla collaborazione del Ministero del Lavoro e Affari Sociali afghano, l’impegno di OTB Foundation sarà quello di supportare l’orfanotrofio pubblico di Kapisa, precedentemente chiuso dai talebani e oggi riaperto. Il progetto si propone di fornire a 50 bambini ospitati 3 pasti al giorno, forniture di materiali, un luogo accogliente e sicuro che provvede anche alla loro istruzione, oltre a incentivi agli operatori dell’orfanotrofio.
“Grazie al rinnovato sostegno di OTB Foundation possiamo aiutare i bambini afghani a riconquistare il futuro. In un paese ormai alla fame, che sta affrontando il suo periodo più buio, l’orfanatrofio di Kapisa è un luogo sicuro che salva dalla strada, da sfruttamento e abusi decine di bambini.” ha commentato Susanna Fioretti, Presidente NOVE Onlus Caring Humans.
Purtroppo però è difficile trovare fondi anche tra le grandi organizzazioni che al momento stanno concentrando le loro forze altrove.
Arrianna Alessi vicepresidente di OTB Foundation dichiara “È assurdo dover scegliere quali emergenze umanitarie nel mondo supportare perché ce ne sono così tante, troppe, ma l’Afghanistan rappresenta per noi un impegno speciale. Siamo presenti nel Paese da anni grazie ad associazioni ben introdotte e collegate sul territorio, che non hanno mai smesso di lavorare sull’emancipazione femminile e sulla protezione di ragazze e bambine, e siamo stati parte attiva nella gestione dell’emergenza dopo il ritorno al potere dei talebani aiutando i più fragili nel Paese, anche permettendo l’uscita dall’Afghanistan di famiglie a rischio. I bambini rappresentano da sempre una priorità per noi e quando NOVE Onlus ci ha parlato di questo progetto abbiamo subito deciso di dare il nostro contributo”