Maison Zegna chiude le sfilate milanesi con uno show nel suo Headquarter Biellese di Trivero.
“L’innovazione è tutto per Zegna, e parte dall’Oasi”. Parola di Gildo Zegna, che accoglie i suoi ospiti nel mega parco naturale in Piemonte fondato dai suoi antenati quasi un secolo fa. “L’Oasi è grande 30 volte Central park. I nostri valori sono nati qui”, spiega. “Erano anni che avremmo voluto sfilare qui. Ora è arrivato il momento”.
Il rapporto tra moda e natura come l’impegno per la sostenibilità ecologica sembra quindi allineato alle più alte aspettative delle nuove generazioni di tutto il mondo. Gli ospiti attraversano la villa del nonno dell’attuale ceo e la manifattura, in un’experience dalla logistica complessa ma di grande charme.
In questo binomia tra stile, natura e innovazioni, Zegna e Sartori portano in scena molte novità. Si parla di maglieria ingegnerizzata, seta tecnica, mesh, nylon gommato, lana, terry, pelle gommata e nappa laccata che soono tinti di colori bianco polvere, crema, rosa polvere, caffè grigiato, miele, vicuña, moka, noce, carbone, zolfo e nero.
L’unione tra innovazione e stile porta in passerella giacche con taglio a kimono, cappotti impalpabili, camicie e top che fungono anche da capospalla. La piega stirata sparisce dai pantaloni che mantengono volumi compatti e forme arrotondate. I bermuda assecondano la libertà di movimento, mentre i blazer sartoriali si liberano dalla necessità del colletto.
“Posso dire però che anche la quotazione a Wall street si inserisce in un percorso di sostenibilità, che guida tutta la nostra strategia. Dal 2023, in ogni località in cui apriremo o rilocheremo un dos-directy operated store, pianteremo e cureremo negli anni 10 mila alberi. In accordo con le amministrazioni di ciascun territorio” chiosa il CEO.