Kiton ci mette un punto, rosso: è il ‘red dot’, una grande sfera rossa, ad accogliere, nel cortile del Palazzo del Senato, gli ospiti della presentazione milanese della collezione per la prossima primavera estate del brand napoletano, che per la prima volta ha scelto di uscire dal palazzo di via Pontaccio per dare il via a una serie di iniziative targate Red Dot, un contenitore per la divulgazione culturale fatto di eventi itineranti worldwide.
I capisaldi del guardaroba Kiton si mutano senza perdere l’essenza. Le camicie, per esempio, si evolvono per diventare overshirts, inedite giacche freschissime oppure blouson, perdendo la rigidità concettuale di un tempo. I capispalla fanno lo stesso, si svuotano e sono realizzati con materiali prima destinati soltanto alla camiceria come il cotone Sea Island o la seta lavata.
I volumi cambiano grazie alla parte leisure che è entrata prepotentemente nel design ammorbidendolo e ampliando la silhouette formale: la giacca è decostruita, i calzoni sono più ampi sul bacino grazie alle pinces per restringersi sul fondo, il completo ha i bermuda come alternativa ai classici pantaloni, quest’ultimo declinato anche al femminile. Infatti, il dialogo tra i due guardaroba è fluido, l’unico minimo comune denominatore resta il comfort coniugato con il massimo dell’eleganza. È proprio qui che il design gioca un ruolo importante, oltre ai tessuti esclusivi prodotti dai lanifici di proprietà, la spinta creativa è sempre più forte lavorando in due direzioni. Da un lato riscrive le regole della sartoria napoletana, con il grande ritorno del lino per giacche e completi ultralight, sia da uomo sia da donna, ma comunque impeccabili, dall’altro facendo tesoro dell’incubatore tecnologico che è KNT, acronimo di Kiton New Textures, lanciato nel 2018 dai gemelli Mariano e Walter De Matteis, terza generazione della famiglia, costola sperimentale dell’azienda. Da qui l’utilizzo di materiali altamente tecnologici, seppur preziosi. Field jackets di nylon giapponese leggerissimo oppure piumini di soli 50 grammi. Pesi minimi per enfatizzare il concetto di layers: l’idea di un guardaroba unico e a strati per ogni latitudine e genere con il bomber, le polo di seta e cashmere, camicie, bluse e abiti fantasia, t-shirt impalpabili, jeans da sovrapporre per combinazioni infinite sia per lui sia per lei.
La palette è essenziale e predilige la monocromia con sfumature che vanno dal verde oliva e muschio, a nuance bruciate come il mattone, dai signature blu e bianco ai lampi di giallo e rosso che movimentano il look. Per la sera, il ritorno alla vita sociale riporta un desiderio di eleganza classica, così lo smoking riafferma la sua iconicità grazie anche alla maestria sartoriale di Kiton anche per lei in versione tre pezzi nude look color madreperla. La parte accessori continua a espandersi e riflette la metamorfosi dell’abbigliamento. Le sneakers, ormai bestseller, contaminano il mondo del classico: mocassini con nappine e non, stringate e monk strap sono abbinate a suole bianche a contrasto che ricordano le calzature da barca