La situazione pandemica cinese non giova al mondo orologiaio. Secondo la Federazione orologiera svizzera le esportazioni verso il paese del dragone sono crollate in modo vertiginoso ad aprile.
I numeri parlano chiaro –57,8% in Cina, e più 37% in USA. In crescita anche Giappone (18,2%), Singapore (29,7%) ed Europa, che ha registrato una progressione del 16%. La ripresa è stata confermata nei mercati principali, duramente colpiti dall’assenza di turisti durante la pandemia, con un +21,2% nel Regno Unito, +48,6% in Francia e +25,5% in Italia.
Nel mese di aprile il valore delle esportazioni è stato di 1,9 miliardi di franchi svizzeri (1,8 miliardi di euro), in aumento del 7,3% rispetto ad aprile dello scorso anno. Questo dato rappresenta però un rallentamento rispetto alla crescita del 24% registrata a febbraio e dell’11,8% a marzo di quest’anno.
La Cina è uno dei maggiori mercati per l’orologeria svizzera. Nel 2020, è stato l’unico mercato in crescita quando le esportazioni di orologi sono crollate nel resto del mondo a causa della pandemia e anche nel 2021, quando è iniziata la ripresa del settore, aveva continuato a progredire.