L’indice di propensione al viaggio è nuovamente positivo dopo due anni dalla pandemia, con 23 milioni di italiani (età compresa tra i 18 e i 74 anni) pronti a partire per le vacanze; tuttavia nulla sembra essere definitivo, dato che solo 4 vacanzieri su 10 hanno già prenotato un viaggio, mentre i restanti sembrano essere ancora indecisi.
Sul podio delle mete favorite c’è ovviamente il mare, seguito dalla montagna e dalle esperienze culturali, mentre la maggioranza dei viaggi (85%) si svolgerà a livello nazionale oppure in territorio europeo (15%).
Per la vacanza principale, quella di una settimana o più a destinazione, gli intervistati dichiarano che spenderanno in media 1.080 euro, che si riducono a poco più di 600 euro per i break di durata inferiore, da 3 a 7 giorni; nuovamente popolare, invece, la scelta di alloggiare in albergo (31%) invece che in una casa in affitto (21%).
“Dopo due anni di profonda crisi, il turismo sta tornando ai livelli pre-Covid” aggiunge il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. “ Le prospettive per l’estate sono positive anche se guerra, inflazione e caro energia preoccupano ancora fortemente. Per questo, le nuove misure di sostegno sono fondamentali anche per le imprese del turismo che è il settore da cui davvero può ripartire tutto il nostro sistema economico”.