Questa che sta per partire è l’edizione 102 del Pitti Uomo che, dopo i precedenti eventi in programma con la presenza anche di Pitti Bimbo, torna in formula solitaria. Quest’anno cresce anche il numero degli espositori per un totale di 640 brand che dal 14 al 17 giugno occuperanno le lussuose location della Fortezza del Basso, il 38% dei quali arriva da Paesi esteri.
Un traguardo importante per la manifestazione che dai 338 espositori fisici di giugno 2021, le presenze oggi sono quasi raddoppiate e si prospetta una crescita continua anche nei prossimi anni.
«Per quanto riguarda i compratori non ci aspettiamo i numeri ante-pandemia, che tra inverno ed estate erano in media intorno ai 20mila – ha spiegato Raffaello Napoleone, a.d. di Pitti Immagine -. Abbiamo avuto 5.900 buyer all’ultima edizione, più agenti, rappresentanti e fornitori, per un totale di 10mila visitatori. A giugno ci auguriamo di arrivare a 15mila. Ma c’è da considerare che la stagione estiva per noi è tradizionalmente la meno forte e che lo scenario geo-politico è molto delicato, con le incognite legate alla Cina e alla Russia».
Tra i presenti appartenenti al settore retailer sottolineiamo il nome di Al Tayer dagli Emirati Arabi Uniti, Bergdorf Goodman, Saks Fifth Avenue e Bloomingdale’s dagli Stati Uniti, Beymen dalla Turchia, Galeries Lafayette dalla Francia, Harvey Nichols da Regno Unito e Kuwait, Holt Renfrew e Ssense dal Canada, Kadewe dalla Germania, Lane Crawford da Hong Kong, Takashimaya dal Giappone, Code 7 e Tsum dalla Russia e tanti altri ancora.
Il protagonista dell’evento sarà il tema del Pitti Island, una metafora che si propone come punto d’approdo dov’è possibile fare rifornimento e scoprire nuove tendenze e mode. Un luogo di condivisione e scambio tra persone di tutto il mondo, ricordando l’obiettivo di tutta la rassegna: l’incrocio delle rotte stagionali d’eccellenza.
Saranno cinque le sezioni espositive tra cui spiccano anche due progetti di carattere internazionale, ovvero il Scandinavian Manifesto in collaborazione con Revolver Copenhagen, e l’iniziativa dedicata agli stiliti ucraini curata dalla Fondazione Pitti Discovery con il contributo di Fondazione CR Firenze.