Gli ultimi due anni sono stati di grande criticità per l’intero settore turistico, e di conseguenza per l’enoturismo: le restrizioni legate alla pandemia di Covid-19 e la conseguente crisi economica ne hanno provocato danni importanti al comparto, facendo al contempo emergere nuove e difficili sfide che tutti gli addetti ai lavori sono stati chiamati ad affrontare.
Anche le dinamiche di consumo sono cambiate: oggi il viaggiatore è più esigente, attivo, presta particolare attenzione alla sicurezza e alla sostenibilità, come emerso dall’edizione 2021 del “Rapporto sul Turismo Enogastronomico”.
L’interesse verso l’enogastronomia in viaggio è andato in crescendo, allargandosi a nuove modalità ed esperienze più coinvolgenti, innovative e green: la ricchezza del nostro Paese, che vanta un enorme patrimonio di prodotti, identità, culture e paesaggi, può consentire all’Italia di diventare leader nei prossimi anni nel turismo enogastronomico.
“Emergono decisi segnali di ripresa dopo un biennio difficile”, commenta Roberta Garibaldi, autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico, “ma l’obiettivo per il prossimo futuro è generare valore economico e nuove opportunità per le destinazioni, puntando su sostenibilità, innovazione ed esperienza”.
Tornando al nuovo rapporto emergono dieci tendenze, che raccontano il momento dell’enoturismo italiano e non solo: “Local is the new global”, “La crescita del bio”, “Il vino come catalizzatore di prenotazioni”, “Le potenzialità dei birrifici come destinazione turistica”, “Aprire le strade a bici ed escursionisti”, “Svolta digital per i musei del gusto”, “Corsa al patrimonio Unesco”, “Una ristorazione in difficoltà, ma eclettica e vivace”, “Agriturismo, il luogo del benessere” e “La capacità di valorizzazione delle grandi Regioni del Centro-Sud”.