Il MET Gala 2022 non si limita a celebrare la moda e l’arte, ma accoglie in passerella la storia americana al suo massimo picco, le cui immagini sono stampate nell’immaginario comune con una chiarezza tipica delle grandi icone.
Il grandeur della Gilded Age (periodo tra il 1870 e il 1890) impreziosisce ancora la città di New York, la metropoli che durante quest’era dorata visse una prosperità senza precedenti, cambiamenti culturali e industrializzazione: si tratta della Grande Mela in cui grandi famiglie come i Vanderbilt, gli Hewitt e i Parsons si muovevano in piena libertà, sfoggiando smoking, cilindri, frange, ruches, sorseggiando costosi cocktail e guidando elegantissimi automobili; è lo scenario di cui Francis Scott Fitzgerald raccoglie i resti nel suo capolavoro “The Great Gatsby”, indimenticabile per la povertà e gli eccessi che ne caratterizzavano i contrasti.
Sulla passerella del MET Gala, tuttavia, è possibile intravedere solo sfarzo ed eleganza e qualche nota dolente: tra abiti di grandi successo e buchi nell’acqua, l’evento più atteso dell’East Coast è stato in grado di portare in scena un momento unico.
Assolutamente in tema gli abiti scelti da Blake Lively, presentatrice di quest’edizione del MET Gala, che ha sfoggiato meravigliosi gowns firmati Versace, il vestito Gucci indossato dalla cantante Billie Eilish e infine l’ensemble realizzata dalla top model Kaia Berger, la cui acconciatura ha stregato il mondo.
Hanno creato non poche perplessità invece alcuni outfit arrivati in passerella, a prima vista disconnessi dal tema o troppo semplici per il dress code indicato: colpevoli di questo crimine sono Emma Stone, dimenticabile nel suo mini-abito firmato Louis Vuitton, l’attrice e comica Amy Schumer, assolutamente fuori luogo, e infine l’influencer e modella Kendall Jenner, che tuttavia ha sfilato con lo strascico più lungo della serata.