Ieri, 1° maggio, come ogni anno si è festeggiata la Festa dei Lavoratori e l’arte ha saputo perfettamente rispondere al richiamo delle celebrazioni. Al Palazzo Vecchio di Firenze, infatti, è in mostra fino al 30 giugno la tela del “Il Quarto Stato” realizzato da Giuseppe Pelizza da Volpedo.
L’opera è una delle più conosciute tra le creazioni realizzate tra l’Ottocento e il Novecento ed è stata eccezionalmente concessa in prestito dal Museo del Novecento con sede a Milano. La collaborazione nasce dal forte legame che tiene strette due città molto importanti in Italia, sia in termini artistici, che culturali e sociali: parliamo di Milano e Firenze.
Le due collaborano già dalla mostra organizzata per le Tre Pietà michelangiolesche che si è tenuta al Museo dell’Opera del Duomo nel capoluogo della Toscana. Il Museo Novecento di Firenze e il Museo Novecento di Milano si sono uniti quindi in un progetto curato da Danka Giacon e Sergio Risaliti, i quali daranno la possibilità ai visitatori di godersi in patria un’opera dal valore inestimabile.
Un significato politico e sociale profondo contestualizzato nell’epoca rinascimentale tipica del monumentale Salone dei Cinquecento. “Il Quarto Stato” è stato acquisito dal Comune di Milano nel 1920 attraverso una raccolta fondi organizzata dal sindaco socialista Emilio Caldara.
All’apertura della mostra hanno anche partecipato il ministro del Lavoro Andrea Orlando, il sindaco di Milano Beppe Sala e quello di Firenze Dario Nardella. La tela è diventata conosciuti in quanto associata ad un’utopia sociale che veniva spesso celebrata proprio il 1° di Maggio.
La stessa farà poi parte di un progetto più ampio che parte dalla Sala d’Arme di Palazzo Vecchio e realizzato con Fondazione Alinari per la fotografia, dove il focus sarà il mondo del lavoro dall’Ottocento ad oggi.