Da poco l’Italia è capofila europeo del vino sostenibili come ha confermato il decreto siglato il 16 marzo da Giuseppe Blasi, il capodipartimento del ministero delle Politiche agricole, che finalmente dato una grande spinta di apertura verso un nuovo capitolo di crescita per il settore del vino italiano a cui viene attribuito il ruolo di primo comparto agroalimentare del Vecchio Continente ad ottenere una norma pubblica sulla sostenibilità.
Il Bel Paese continua il suo percorso nel mondo green con Umani Ronchi, la cantina marchigiana che da sempre è legata ai suoi valori sostenibili basati sul rispetto dell’ambiente e sulla massima attenzione per i valori etici e sociali. L’azienda è al Vinitaly con la certificazione Equalitas Corporate con focus sulla sostenibilità del vino.
Si potenzia quindi lo spirito ecologico del marchio che da molto ha scelta la via verso una filosofia più responsabile, con investimenti volti a ridurre l’impatto ambientale implementati negli ultimi 20 anni, massimizzando i benefit per tutta la popolazione, per i dipendenti della cantina e per il territorio stesso.
La certificazione Equalitas è la più accreditata nel mondo enologico ed è anche riconosciuta a livello internazionale, riconoscendo e premiando 3 pilastri molto importanti: economico, ambientale e sociale. «Siamo particolarmente orgogliosi del traguardo raggiunto –ha dichiarato Michele Bernetti, titolare di Umani Ronchi – frutto di un lungo lavoro fondato sulla convinzione che sempre di più bisogna porre attenzione al valore etico dell’impresa. Gli standard di Equalitas corrispondono a una sensibilità che da sempre è la nostra: profondo rispetto del territorio da cui attingiamo, della comunità in cui operiamo e del lavoro dei nostri collaboratori. Abbiamo iniziato il cammino verso la sostenibilità sull’onda delle esigenze del mercato svedese, ma anche spinti da uno spirito che è nel nostro Dna. Abbiamo dimostrato con fatti concreti questa nostra vocazione, oggi ufficialmente riconosciuta».
Per celebrare l’esclusivo riconoscimento, Umana Ronchi non poteva che partecipare al Vinitaly dal 10 al 13 aprile in presenza, dopo due anni di fermo a causa della pandemia. L’azienda ha organizzato numerosi eventi con protagonisti il Verdicchio dei Castelli di Jesi, il Rosso Conero e i vini abruzzesi, ma l’iniziativa più importante è il grand tasting di Opera Wine, l’anteprima del Salone ideata in partnership con il magazine americano Wine Spectator, che ha scelto solo 130 etichette italiane.