Dal 23 febbraio, tutti gli amanti della storia dell’arte non possono che pensare a Milano per la mostra ancora in corso di Tiziano, Veronese e Tintoretto che si terrà fino al 5 giugno a Palazzo Reale. Il focus dell’esposizione è il racconto dell’immagine della donna veneziana del ‘500, tra i più attesi dei grandi eventi d’arte del 2022.
Più di 100 opere, di cui molti dipinti, stampe, sculture e disegni, presentati a Palazzo dal Comune di Milano in collaborazione con Skira editore e Kunsthistorisches Museum di Vienna che ha fatto arrivare in città molti delle sue opere. Come Main Partner c’è Fondazione Bracco, Corriere della Sera come Media Partner e VeraLab Estetista Cinica come Social Media Partner.
Ogni sala mette al centro il mondo della donna, composto di Madonne, cortigiane, poetesse, nobildonne, sante e celebri amanti. Donne libere di esprimersi in particolar modo a Venezia, dove le madri di famiglia possedevano grandi somme di denaro con grandi eredità che le permettevano di partecipare in modo attivo alla vita pubblica della Repubblica veneziana, seppur non quella politica.
Tra loro ricordiamo i nomi di Moderata Fonte e Lucrezia Marinelli che con i loro scritti mettevano in discussione la superiorità dell’uomo sulle donne, ma anche Danae dell’artista Tiziano che evoca scene erotiche scandalose e magnetiche, tanto che venne commentata come “una nuda che faria venir il diavolo addosso”.
Tra le più belle rappresentazioni in mostra ricordiamo Susanna, Giuditta e Lucrezia portatrici di idee moralizzanti per le giovani sposa della Repubblica, che si possono incontrare tra gli undici spazi tematici in cui tutta la mostra si divide. Tutti gli artisti partecipanti sottolineano la maestria dell’arte veneziana di quel tempo, in cui colori e lettura sociale e psicologica si armonizzavano nella figura che veniva ritratta.
“Tiziano e l’immagine della donna nel Cinquecento veneziano” da voce a donne che apparentemente risultano sottomesse all’istituzione maschile ma che nascondono in realtà un potente autodeterminazione riflessa nella loro sessualità e nella fierezza con cui affrontavano la vita.