Il primo show fall-winter donna di Fausto Puglusi in presenza non ha deluso le aspettative. Il set è annullato e total dark, costruito di luci ipnotiche con un soundtrack strong.
Gli abiti in passerella si traducono nelle rose di pelle arrampicate sul mini dress o negli abiti-gabbia e cut-out, un’impalcatura di sbarre in tessuto che si montano e si smontano sul corpo mentre le modelle marciano sulle note di ‘Never let me down again’ ed ‘Enjoy the Silence’ dei Depeche Mode.
Da questo bondage sofisticato che sa di New York e della sua infinita varietà di neri luccicanti si passa al salottino delle ceramiche della reggia di Capodimonte. «Ho fatto fare rose di ogni materiale da un fantastico artigiano milanese».
Tra i key look il coat in mohair sui toni del verde smeraldo, bianco e nero, en pendant con le décolleté, gli abiti armatura, il cappotto-vestaglia in velluto topazio e motivi animalier o la cappa-giaguaro in broccato doppiato e fil coupè. Ai piedi anfibi rock, sandali che richiamano il motivo della rosa e lunghe cuissardes mentre per il daywear il focus è sui tessuti biellesi o inglesi del fornitore della regina Elisabetta, in un mix tra Zendaya, J.Lo e Vittoria Ceretti.
Il gioco continua con una serie di pezzi speciali: dal cappotto-vestaglia in velluto topazio e motivi animalier alla cappa-giaguaro in broccato doppiato e fil coupè.
Altro filone che esplora Puglisi in passerella è quello del bondage e dell’s/m, come le harness spalmate un po’ ovunque e i collari che fanno capolino sugli evening gown e ispirati alla critica d’arte inglese Lisa Hilton, autrice della trilogia thriller ‘Maestra’, ‘Domina’ e ‘Ultima’. Ma la sfilata è anche un richiamo “forte” all’heritage di Roberto Cavalli. “C’è voglia di tornare agli anni 2000 ma bisogna guardare all’oggi, pensando al domani” conclude Puglisi.