Altro anno da record per Lvmh, che chiude il 2021 con un fatturato a quota 64,2 miliardi di euro, in salita del 44% rispetto al 2020 e del 20% sul 2019
«Abbiamo raggiunto questi risultati grazie ai nostri team e al genio creativo dei nostri stilisti», ha affermato il patron Bernard Arnault, che ha anche ricordato Virgil Abloh durante la conferenza.
A trainare i risultati nel 2021, ancora una volta le maison del lusso, in particolare Louis Vuitton e Dior. La divisione fashion & leather goods è cresciuta del 51% sul 2019.
«Lvmh, nonostante la crisi sanitaria, ha ottenuto una notevole performance nel 2021», ha commentato Bernard Arnault. «I risultati da record non sarebbero stati raggiunti senza l’efficienza e le capacità di adattamento dei nostri team».
Riferendosi alla brillante performance delle sue maison, Arnault ha poi ringraziato i direttori creativi, citando, tra gli altri, Maria Grazia Chiuri, al timone del womenswear di Dior, e Kim Jones, alla creatività di Dior men e della donna di Fendi.
Il numero uno del gigante luxury ci ha poi tenuto a menzionare Virgil Abloh (direttore creativo del menswear di Louis Vuitton, ndr), scomparso prematuramente lo scorso ottobre.
«Il 2021 è stato anche un anno triste, essendo stato il gruppo colpito dalla tragica morte di Virgil Abloh, al cui genio creativo vorrei rivolgere un plauso. Il suo immenso talento visionario e la sua grande saggezza saranno per sempre incastonati nella storia della nostra società», ha dichiarato Arnault.
Guardando più attentamente i numeri, i profitti da operazioni ricorrenti hanno superato i 17 miliardi, un valore raddoppiato rispetto al 2020 e in aumento del 49% su due anni fa. Il margine operativo ha raggiunto una percentuale del 26,7%, in aumento di 8 punti rispetto al 2020 e di 5 punti sul 2019.