La Parigi Fashion Week ospita per la FW22 Uomo/Donna anche Kenzo che per l’occasione vede il debutto del nuovo direttore creativo Nigo. Quest’ultimo si era approcciato al mondo della maison dopo la collezione di quest’ultima con Virgil Abloh e Louis Vuitton.
Lo scorso settembre è ufficialmente entrato a far parte della grande famiglia fondata da Kenzo Takada e ha potuto ufficialmente lanciare la sua prima capsule collection nella Gallerie Vivienne, nel cuore pulsante della capitale francese. Una location iconica in cui il fondatore ha sfilato per la prima volta più di mezzo secolo fa e dove lo stesso Nigo ha aperto il suo store Jungle jap.
Il designer è un vero e proprio rappresentante dello streetwear giapponese, che si è fatto conoscere con la sua A bathing ape nata nel 1993 e diventata presto un cult nel mondo delle sneakers e del jeanswear. Il suo nuovo inizio parte con un focus sulla main line e sui vestiti, cercando quindi di farli diventare i drivers del business di Kenzo. Nigo “condatta” le collaborazioni nate per aiutare le vendite, confermandone l’approccio sbagliato e anacronistico.
Lo stilista giapponese, per questa stagione, intraprende un percorso che punta sul futuro e sull’andare oltre ai confini, cercando un punto di dialogo tra l’archivio di Kenzo e i suoi codici stilistici contemporanei. La FW22 combina lo stile sportivo e streetwear nei logica del “real-to-wear”, dando sfogo alla sartorialità e ai look da lavoro, per un guardaroba sempre più genderless nelle silhouette.
Una moda che evolve mantenendo però sempre un occhio di riguardo al passato, come accade per i bomber che prendono ispirazione da quelli in tessuto da kimono indossati dalle forze d’occupazione americane in Giappone. Seguono giacche da aviatore in nylon, ma anche varsity jacket e graduation jacket che riflettono lo stile Ivy.
Tanta attenzione per i vestiti e per il denim giapponese che rappresenta una soluzione perfetta tra il grezzo e l’elegante, presente nelle giacche, nelle salopette con impunture gialle e dai volumi abbondanti. Dal denim al sartoriale, con capi decostruiti e in pieno stile Kenzo Takada.
Nigo rivoluzione con delicatezza l’estetica del brand, celebrando anche la sua passione per le sottoculture britanniche attraverso i cappotti in media lunghezza, realizzati in Harris Tweed, con fantasia a chiodi e quadri.