Inizia lo scorso agosto il viaggio in solitaria di Zara Rutherford, 19 anni e un’enorme forza di volontà, a bordo di un aereo sportivo ultra – leggero.
Una passione che le scorre nel sangue e che le è stata trasmessa dai genitori, entrambi piloti, Zara ha potuto affrontare questa prova grazie al supporto di numerosi sponsor, tra cui la sua ex scuola nell’Hampshire.
Il suo obbiettivo? Percorrere 50mila chilometri in 52 paesi nei 5 continenti nel minor tempo possibile.
Un’impresa difficile sotto numerosi punti di vista, a partire dal maltempo per arrivare alla pandemia e a questioni burocratiche, come le pratiche per poter ottenere il visto in Russia: per queste ragioni, l’impresa di Zara ha impiegato due mesi in più prima di completarsi, ma si è finalmente conclusa il 20 Gennaio, quando la ragazza è atterrata all’aeroporto internazionale di Courtrai-Wevelgem, in Belgio.
“Semplicemente pazzesco. Non me ne sono ancora resa conto”, questa la sua prima dichiarazione a seguito del viaggio.
Zara non vede l’ora di raccontare le proprie esperienze in giro per il mondo, fatte di soddisfazioni, ostacoli e perseveranza.
“La parte più difficile è stata sorvolare la Siberia: faceva estremamente freddo e se il motore si fosse spento sarei stata a diverse ore dal luogo di riparo. Non sono sicura che sarei sopravvissuta.” racconta alla stampa, per poi aggiungere: “Non vedo l’ora di raccontare alla gente le mie esperienze e incoraggiare le persone a fare qualcosa di folle nella vita”.
Tuttavia, la missione di Zara non è ancora finita: oltre al volo e al successo di un record globale, la pilota ha le idee chiare sul tipo di messaggio che pensa sia necessario trasmettere.
Sul suo sito scrive: “Il mio obiettivo è incoraggiare le ragazze e le giovani donne a perseguire i propri sogni e promuovere per loro carriere legate all’aviazione e alle materie stem (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica). Solo il 5 per cento dei piloti commerciali e il 15 per cento degli informatici sono donne. In entrambe le aree, aviazione e materie scientifiche il divario di genere è enorme”.