Proprio come in una passerella di alta moda, Ferrari sceglie di far sfilare i bolidi vincenti dell’anno 2021 che sta per terminare, come a celebrare un periodo che, nonostante la negatività causata dalla pandemia, è riuscito comunque a far emozionare il pubblico con le vittorie su strada.
La casa automobilistica ha allestito un’esposizione al Museo Ferrari di Maranello che sarà disponibile fino al 31 marzo 2022. “GT 2021, a memorable year” rende omaggio all’anno che sta per terminare, esaltando le vetture che hanno fatto la storia di Ferrari durante le competizioni GT distribuite in tutto il pianeta, raggiungendo ben 23 titoli da aggiungere all’albo d’oro del Cavallino Rampante.
Tra i migliori Ferrari sceglie di sottolineare gli allori di Campione del Mondo piloti e Costruttori nel FIA World Endurance Championship con la 488 GTE e il successo nelle classi Pro e Pro-Am nel GT World Challenge Europe Endurance Cup con la 488 GT3 Evo 2020.
Un percorso immersivo che partirà da una panoramica delle vittorie e dei titoli ottenuti dall’azienda con filmati e immagini, per vedere da vicino le 488 GTE di AF Corse che si sono fatte valere nel FIA World Endurance Championship. Tra queste spicca la numero 51, in classe LMGTE Pro con Alessandro Pier Guidi e James Calado, che ha vinto in tre occasioni, facendo aggiudicare a Ferrari due titoli mondiali nella classe dall’istituzione del WEC.
Segue la numero 83, utilizzata in gara da Francois Perrodo, Nicklas Nielsen e Alessio Rovera, che ha vinto per quattro volte, consolidandosi quindi come la vera mattatrice della classe LMGTE Am e aggiudicandosi il FIA Endurance Trophy per i piloti e per il team.
Tra i grandi modelli esposti ci sarà anche la Ferrari 330 P3 che è stata la protagonista della 24 Ore di Daytona del 1967. In vista di questa grande mostra, i Musei Ferrari, Maranello e quello di Modena concludono il 2021 in grande positività, grazie soprattutto alla riapertura dei Musei in seguito alla chiusura forzata causata dal Covid-19. Una forte ripresa del settore turistico che assiste anche alla crescita del pubblico italiano (+70%) sempre più interessato ai punti culturali offerti dall’Italia.